Magliette, portachiavi e tazze. Tutto l’inventario che potreste trovare in una qualsiasi città d’arte turistica si trova in queste ore su eBay con le immagini e le scritte di Charlie Hebdo.
Sta fiorendo il commercio online dei “souvenirs” dell’attentato di Parigi, quello che molti hanno già ribattezzato 11 settembre europeo. E con esso si moltiplicano le critiche di chi ritiene irrispettosa questa corsa al business quando ancora devono essere seppellite le vittime dell'attacco terroristico.
Sul sito di vendite online sono comparse i numeri più emblematici del settimanale satirico Charlie Hebdo.
eBay si è affrettato a pubblicare un comunicato in cui precisa che girerà come donazione alla rivista Charlie Hebdo le commissioni percepite sulle transazioni”.
Il successo dell’hashtag #JeSuisCharlie ha creato un vero e proprio business. Infatti, su eBay non ci sono solo i numeri del settimanale ma anche tutto il merchandising degno in realtà di un grande evento come un concerto, di un concerto o di un happening. Ci sono tazze per il caffè, t-shirt, accendini, cuffie, portachiavi con le scritte e il logo della testata di Charlie Hebdo.
Digitando sulla stringa di ricerca “Charlie Hebdo” esce fuori una valanga di oltre 2 mila risultati e possibilità di acquisto: cappellini, cover per il telefono, adesivi, ombrelli e persino delle placchette militari.
Anche 3 Suisses, azienda francese di commercio online, è finita nel vortice dell’hashtag, e delle polemiche. Per alcune ore ha sostituito il suo logo con la scritta “JeSuisCharlie”, salvo poi fare marcia indietro e scusarsi pubblicamente per “aver urtato la sensibilità in questi momenti di intensa emozione”
E poi c’è stata anche la corsa a registrare i domini. Ed ecco: Jesuischarlie.com e jesuischarlie.net che rimandano al sito ufficiale della rivista.