Napoletani scomparsi in Messico, legale: individuati rapitori, verità vicina

Napoletani scomparsi in Messico, il legale: «Individuati rapitori, verità vicina»
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Lunedì 11 Giugno 2018, 15:26 - Ultimo aggiornamento: 13 Giugno, 21:54
Svolta vicina nel caso dei tre italiani scomparsi in Messico? L'avvocato Claudio Falleti, legale delle famiglie dei tre napoletani di cui non si hanno ormai più notizie dal 31 gennaio scorso, rivela che «dai fascicoli delle indagini condotte dalla Procura, emergono fatti chiari e trasparenti: i responsabili ora hanno dei nomi e dei cognomi e anche la vicenda è stata ricostruita perfettamente. La verità é a portata di mano». 

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Oggi pomeriggio, a Montecitorio, fa sapere ancora l'avvocato Falleti, il presidente della Camera, Roberto Fico riceverà il legale una delegazione dei congiunti delle famiglie Russo e Cimmino composta dal figlio e dalla cognata di Raffaele Russo e dalla moglie di Vincenzo Cimmino. «Vogliamo che lo Stato ci dia quella forza in più per chiudere il cerchio», ha spiegato Falleti, «dai responsabili di quella sparizione, che sono stati individuati, vogliamo sapere dove sono i nostri connazionali. Non deve trascorrere altro tempo inutilmente, ormai sono passati quattro mesi. La campagna elettorale é finita. C'è un governo e la politica ora non ha più scuse. Tutti gli attori di questa vicenda hanno nomi e cognomi e, quindi, è il momento di assumersi tutti le proprie responsabilità. Arriviamo tutti per fare finalmente luce su questa vicenda». Falleti annuncia anche di essere in procinto di chiedere un incontro anche con i ministri dell'Interno, degli Esteri, e del Sud.

Antonio Russo e Vincenzo Cimmino, due dei tre italiani scomparsi lo scorso anno in Messico, furono prelevati da alcuni poliziotti in prossimità di un distributore e condotti in una località di montagna dove ad attenderli c'era il vice capo della polizia di Jalisco, Hilario Farias Mejia, e don Angel, personaggio del posto piuttosto noto, ritenuto legato alla malavita locale, che viene descritto in maniera precisa dai poliziotti: «era a bordo di un suv rosso senza targa, ben vestito e con un dente di platino». 
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