«Sono terroristi che si sono impossessati della Striscia 11 anni fa e che non si sono mai impegnati per le persone che vi abitano» ha aggiunto facendo riferimento alla popolazione ormai allo stremo. Il contesto in cui si sviluppano i problemi sociali e politici è critico. «La situazione umanitaria a Gaza è molto drammatica, e non possiamo non essere molto preoccupati».
La riflessione del diplomatico punta il dito contro Hamas che, ha aggiunto parlando ad un gruppo di giornalisti alla Sinagoga di Roma per la presentazione delle celebrazioni dei 70 anni di Israele, «è totalmente isolato dal resto della regione, non solo da Israele ma dall’intera area». Di conseguenza per far fronte alle sfide interne «ricorre al vecchio trucco di accusare Israele. Ma, vorrei ricordare che non è una marcia amichevole quella verso il confine». Nel frattempo Israele ha presentato a Bruxelles un ambizioso piano per cercare di recuperare la situazione utilizzando anche il supporto di molti benefattori finanziari ed evitando soluzioni tampone.
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