Ismailia, Suez e Port Said riaprono la stagione dell'Accademia d'Egitto

Ismailia, Suez e Port Said riaprono la stagione dell'Accademia d'Egitto
di Elena Panarella
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Giovedì 29 Ottobre 2015, 21:37 - Ultimo aggiornamento: 31 Ottobre, 17:00
All’Accademia d’Egitto, il nuovo Canale di Suez è stato l’argomento principale dell’apertura della stagione culturale 2015-2016 sotto il patrocinio del Ministro egiziano della Cultura Helmy El Namnam. La serata è stata inaugurata dall’Ambasciatore d’Egitto in Italia, Amr Helmy e dal direttore dell’Accademia, Gihane Zaki. Ospite Fathy Saleh, consigliere del primo ministro per i Beni Culturali, che ha ripercorso le tappe della storia del Canale di Suez fin dai tempi dei Faraoni. A seguire uno spettacolo di danza tipica delle città del Canale ed infine la mostra fotografica “Suez, Canale tra Oriente e Occidente” in collaborazione con Giovanni Cipriani, direttore del Centro della Promozione del Libro.



Presenti all’apertura della nuova stagione dell'Accademia Tarek Shawky, consigliere del Presidente della Repubblica egiziana per l’Istruzione (in un’ennesima testimonianza dell’importanza che rivolge lo stato egiziano alla Cultura) e gli ambasciatori in Italia della Corea, del Sudan e l’ambasciatore egiziano presso la Santa Sede. All’evento era presente anche il Sottosegretario di Stato del Ministero della Difesa, Domenico Rossi.



Nel corso della nuova stagione, l’Accademia offrirà una vasta gamma di eventi: Arti Visive, Cinema, Teatro, Danza, Letteratura, Musica, presentazioni di libri. E per la prima volta l’Accademia rivolgerà un’attenzione particolare alla seconda generazione degli egiziani in Italia, aprendo le sue porte e dando la possibilità di conoscere la cultura della propria terra d’origine. L’Accademia continuerà a dedicare spazio ai bambini nella convinzione dell’importanza della formazione culturale dei piccoli con un programma che prevede laboratori artistici e visite organizzate alle varie mostre dell’Accademia. “La diversità ci completa!” È il nuovo slogan dell’Accademia che accompagnerà il suo fervore culturale e creativo nella nuova stagione 2015-2016 e che ne farà sempre di più un faro per i naviganti del vasto mare delle culture, aiutandoli nella ricerca di un porto sicuro per la reciproca conoscenza. Insomma un ponte tra culture: questa è la direttrice, il cui scopo, fin dall’inizio del suo incarico, è stato quello di promuovere un profondo dialogo fra cultura italiana ed egiziana, utilizzando il linguaggio che conosce meglio: quello dell’arte.



«Questa serata per me è un grande onore - ha sottolineato Gihane Zaki - per la prima volta ho due persone che ricoprono un ruolo fondamentale per il nostro Paese: il consigliere per il patrimonio e quello per l’educazione. Un mix fondamentale: cultura-educazione. Quest’anno l’Accademia vuole far conoscere l’Egitto agli egiziani della seconda generazione che vivono in Italia, far conoscere il loro patrimonio è fondamentale. Ecco perché una volta al mese il presidente della comunità egiziana a Roma porterà in visita all’Accademia un gruppo di giovani egiziani...».
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