Isis fa strage di civili, uccise 36 persone: arsi vivi 9 combattenti in fuga da Mosul

Isis fa strage di civili, uccise 36 persone: arsi vivi 9 combattenti in fuga da Mosul
di Federica Macagnone
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Mercoledì 26 Ottobre 2016, 17:22 - Ultimo aggiornamento: 27 Ottobre, 09:29
Strage di civili in Afghanistan: almeno 36 persone, tra cui molte donne e bambini, sono stati rapite e uccise per vendetta dagli uomini dello Stato Islamico nella provincia di Ghor. Secondo Tolo Tv, uomini armati con le insegne del gruppo terroristico fondato dal califfo Abu Bakr al-Baghdadi hanno sferrato un attacco nell'area di Feroz Koh. Dalle prime notizie i jihadisti avrebbero rivendicato la morte del comandante dell'Isis, Mullah Farooq, e del figlio di un altro comandante, uccisi proprio vicino alla zona della strage.

Uccisi per vendetta. Il governatore della provincia di Ghor, Mohammad Nasir Khaze, ha dichiarato al riguardo che «le forze di sicurezza e la popolazione hanno risposto all'attacco e negli scontri sono stati uccisi i due uomini dell'Isis. Come conseguenza di quanto è successo, i militanti hanno sequestrato 36 civili, per lo più contadini, e li hanno uccisi per vendicarsi».

Immediata la risposta del presidente afghano Ashraf Ghani che, come riporta il portale di notizie Khaama Press, ha promesso che «il brutale massacro di civili inermi da parte dell'Isis nella provincia occidentale di Ghor sarà vendicato». In un comunicato in cui ha condannato in modo veemente il massacro dei civili, il capo dello Stato ha ricordato che «i gruppi terroristici e i nemici del popolo afghano hanno condotto negli ultimi mesi numerosi attacchi contro pacifiche manifestazioni, luoghi di culto religiosi, funerali e passeggeri di autobus».

L'avanzata dell'Isis. Adesso l'attenzione si concentra nell'area dell'Afghanistan dove si trova la provincia di Ghor, che non era nota come zona di avanzata dei jihadisti, che finora si ammassavano soprattutto a est del Paese. Tuttavia la strage riporta l'attenzione sulla penetrazione dei terroristi che ha condotto a uno scontro con i Taliban che hanno visto intaccato il loro dominio: non a caso i Taliban stanno contrastando l'avanzata dell'Isis, impedendo di guadagnare forze, consensi e risorse in quei territori.

Jihadisti arsi vivi. Intanto in Iraq, dove la battaglia infuria intorno a Mosul, i jihadisti hanno ucciso loro 9 uomini accusati di essere fuggiti dalla battaglia: secondo Al Sumaria News i miliziani avevano tentato la fuga, ma sono stati riacciuffati dai loro comandanti. Gli uomini, dopo essere stati legati mani e piedi, sono stati gettati in trincee riempite di petrolio e arsi vivi.

I jihadisti, come confermano fonti locali, hanno messo a punto diverse misure per rispondere all'assalto finale a Mosul: trincee riempite di petrolio, sostanze chimiche velenose, bambini e donne usati come "scudi umani" sui tetti delle case contro i raid aerei. Secondo fonti della città, il fuoco verrà appiccato al greggio nelle trincee non appena le forze curdo-irachene si avvicineranno alle linee difensive dell'Isis. I jihadisti, inoltre, avrebbero disseminato in città ordigni artigianali carichi di sostanze chimiche nocive che avrebbero effetti devastanti sia sugli avversari che sulla popolazione civile. 
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