Isis, uomo decapitato e crocifisso in pubblico: voleva "rubare musulmani"

Isis, uomo decapitato e crocifisso in pubblico: voleva "rubare musulmani"
di Federica Macagnone
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Giovedì 15 Ottobre 2015, 14:18 - Ultimo aggiornamento: 16 Ottobre, 21:21

È l'ultima vittima dell'orrore di un regime che ha fatto della violenza e delle repressioni i suoi punti di forza: questa volta a finire sotto la scure dello Stato Islamico c'è un uomo accusato di essere un “trafficante di esseri umani”. Secondo alcuni sostenitori dell'Isis che hanno diffuso le immagini dell'esecuzione su Twitter, l'uomo è stato punito per aver “rubato musulmani”: è stato ucciso per aver presumibilmente tentato di far scappare qualcuno dal gruppo terroristico.

Come punizione per il suo “gesto azzardato”, l'uomo è stato portato in una piazza di Aleppo ed è stato decapitato: il suo cadavere è stato crocifisso ed è stato esibito al pubblico che, numeroso, era sceso in strada per assistere all'esecuzione.

Tra questi, come tristemente accade a ogni conta delle vittime, c'erano anche dei bimbi che, assuefatti all'orrore, guardavano il corpo senza testa penzolare dalla croce.

Da quando lo Stato Islamico ha occupato parte dei territori di Siria e Iraq, sono nate delle reti di contrabbando che, come sottolinea il Daily Mail, per una cifra tra i 2.700 euro e gli oltre 4mila, organizzano fughe dai territori dell'Isis. Tuttavia, accanto a queste organizzazioni a scopo di lucro ci sono anche esempi di puro eroismo, uomini che rischiano la vita per salvare le centinaia di yazidi nella mani dei terroristi e riconsegnarle alle loro famiglie.