«La Libia è la porta per arrivare fino a Roma». È il titolo della nuova campagna del terrore dei jihadisti dell'Isis in Libia, che su Twitter hanno pubblicato una serie di immagini che mostrano la città eterna in fiamme sovrastata da una mappa della Libia dove campeggia la bandiera nera del Califfato ed un combattente armato a lato.
Nel messaggio postato sul proprio account Twitter un combattente Isis, Abu Gandal el Barkawi, si appella ai jihadisti ad «andare a Roma, o Romia, passando per la Libia, la porta per Roma».
Un altro dei leader dello Stato Islamico, il saudita Ali el Gezrawi ha invitato «i fratelli all'unità» in Arabia Saudita, Tunisia, Egitto e Sudan a recarsi in Libia per combattere l'esercito libico. In un video pubblicato su un sito di Tripoli, Gezrawi, col volto coperto, ha inviato un appello: «La Libia è la terra della jihad e dell'immigrazione, non appartiene solo ai libici, ma a tutti i musulmani che credono in dio, ed è uno Stato del Califfato». Il jihadista ha poi minacciato di morte il generale Khalifa Haftar, comandante dell'esercito libico».
Nelle stesse ore i sostenitori dello Stato Islamico a Sirte hanno hanno lanciato su Twitter l'hashtag “afflusso verso la Libia” e hanno pubblicato alcuni video che mostrano la città libica nelle mani dell'Isis.