L'inchiesta è partita nel maggio 2017 per fare chiarezza sulla morte di 15 bambini e di sei casi di collassi non fatali,
che sarebbero avvenuti nella struttura specializzata tra marzo del 2015 e giugno del 2016. Le indagini si sono poi allargate ad altri 17 decessi e 15 collassi non mortali registrati in quattro mesi del 2016, tra marzo e luglio. Coinvolte alcune famiglie della contea del Cheshire e del Galles settentrionale che, i medici assicurano, vengono sostenute e aggiornate costantemente sugli sviluppi.
La polizia ha detto che si tratta di un'indagine molto complessa e delicata e ha assicurato che sta facendo tutto il possibile per cercare di chiarire esattamente le cause dei decessi e dei collassi. Da parte del Countess of Chester
Hospital, non è stato spiegato se qualche dipendente della struttura sia stato nel frattempo sospeso e non ha chiarito quale mansione svolgesse la donna arrestata. Nel frattempo, come riferisce la Bbc, controlli sono in corso in un'abitazione a circa un miglio dall'ospedale al centro dell'inchiesta. Secondo i vicini di casa, una donna ha abitato lì e ha traslocato circa due anni fa.
A scopo cautelativo dopo il picco di decessi, la struttura ha sospeso i ricoveri di piccoli nati prima della trentaduesima settimana di gravidanza, trasferendo le future madri in altri ospedali.
A sostegno degli inquirenti, ci sarebbe un'analisi del Royal College of Paediatrics and Child Health, l'ordine dei medici pediatri, risalente a maggio che riferisce di un numero di morti infantili più alto del solito nel reparto maternità di quell'ospedale: in particolare, due sono avvenute nel 2013, tre l'anno dopo, otto nel 2015 e cinque nel 2016. Il rapporto non dà spiegazioni sull'aumento del tasso di mortalità ma rileva mancanze significative nei turni di medici e infermieri e una scarsa capacità di prendere decisioni.
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