I familiari hanno fatto scattare l'allarme quando, preoccupati, si sono resi conto che la ragazza era scomparsa da casa. Poche ore dopo il suo corpo è stato trovato impiccato a un albero nella zona di Nanpara: secondo la polizia la vittima è stata attirata in un posto isolato dove è stata violentata da tre uomini. Dopo lo stupro, da quanto è emerso dall'esame post-mortem, gli aggressori hanno prima strangolato la ragazza e poi appeso il suo corpo a un albero per simulare un suicidio. In India molto spesso le vittime di stupri non riesco a superare l'onta e decidono di mettere fine alla propria vita. Questa circostanza viene spesso sfruttata dagli aggressori che uccidono le proprie vittime, mettendo in scena un finto suicidio.
La caccia agli stupratori è scattata dopo la denuncia del padre della vittima contro Imran, Sarvjeet Yadav e Ghanshyam Maurya: l'uomo ha raccontato alla polizia che i tre avevano cercato già in precedenza di rapire la ragazzina senza riuscirci. «La polizia ha arrestato Sarvejeet Yadav nella tarda notte di sabato mentre Imran è stato ammanettato domenica – ha detto Salik Ram Verma – Stiamo ancora cercando il terzo uomo».
Il nuovo caso di violenza sulle donne ha innescato una nuova ondata di indignazione, che ha spinto le autorità a entrare in azione soprattutto contro alcuni membri delle forze dell'ordine che si sono dimostrati inadeguati nel compiere le indagini. «Quattro poliziotti sono stati sospesi per negligenza – ha continuato Ram Verma - Non hanno compiuto bene il loro dovere».
Intanto Jagmati Sangwan, attivista che si occupa dei diritti delle donne, ha lanciato un nuovo allarme: «Non esiste ordine pubblico in Uttar Pradesh, il sistema è completamente collassato. I criminali non hanno più paura né della polizia né del governo».
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