India, donna vince le elezioni e le stuprano la figlia per vendetta: la 16enne si suicida

India, donna vince le elezioni e le stuprano la figlia per vendetta: la 16enne si suicida
di Federica Macagnone
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Mercoledì 30 Dicembre 2015, 16:15 - Ultimo aggiornamento: 31 Dicembre, 13:40
Non ha retto al peso della vergogna e dell'umiliazione una 16enne indiana che si è impiccata dopo essere stata rapita e violentata da due giovani: un'orrore compiuto per vendetta nei confronti della madre che aveva vinto le elezioni locali a Mirzapur, nell'Uttar Pradesh in India.

Il 23 dicembre la giovane è stata rapita mentre dormiva ed è stata portata in un campo dove i due l'hanno violentata: disperata e in preda allo choc è tornata a casa e con la madre è andata a presentare denuncia alla polizia. Lì, però, gli agenti non hanno dato peso al suo racconto e l'hanno mandata via dopo una serie di rassicurazioni. Un duro colpo per la ragazza che non ha retto a questa seconda umiliazione e si è impiccata in casa il giorno di Natale.

Solo allora la polizia si è messa sulle tracce degli stupratori e li ha arrestati: i due sarebbero cugini del candidato uscito perdente dalle elezioni. Circostanza avvalorata anche dal candidato del Partito socialista di Mirzapur, Arvind Sen, che al Times of India ha detto che la ragazza è stata violentata per vendicare la sconfitta.

D'altronde non è il primo caso di violenza scaturito a causa di rivalità elettorali nel nord dell'India: il 20 dicembre quattro persone sono state uccise e altre due sono rimaste ferite in uno scontro tra fazioni antagoniste.
La tragica storia della ragazzina suicida arriva dopo una settimana dall'approvazione di una legge che prevede pene più severe per i minori di età compresa tra i 16 e i 18 anni che si macchiano del reato di stupro: una misura presa dopo le proteste che erano divampate dopo la liberazione di uno degli stupratori di Jyoti Singh, la studentessa nota come “Nirbhaya” («colei che ha coraggio»), morta tre anni fa dopo una lunga agonia.
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