Il gruppo di persone, ha riferito al riguardo oggi il quotidiano The Hindu, si è in un primo tempo riunito nell'ufficio del panchayat (Consiglio amministrativo del villaggio), per protestare, e si è quindi recato verso la chiesa della Madonna di Fatima.
In quel momento nell'edificio c'erano un guardiano e cinque operai che non hanno potuto impedire la distruzione delle statue del Cristo Gesù e della Madonna, e la distruzione di tutti gli ornamenti, gli oggetti, i quadri e le seggiole che si trovavano all'interno. Non appena conosciuto l'accaduto, l'arcivescovo Bala si è recato sul posto, dove nel frattempo era arrivata la polizia di Keesara, in compagnia di responsabili politici e religiosi locali. Commentando l'incidente Roydin Roach, responsabile dell'Unione dei cattolici di tutta l'India, ha assicurato che «avevamo tutti i permessi per la costruzione della chiesa e non esisteva alcuna disputa con la gente del villaggio».
© RIPRODUZIONE RISERVATA