India, arrestato un piccione viaggiatore: sarebbe una spia del Pakistan

Il piccione Kabootar fermato dalla polizia indiana
di Alessandro Di Liegro
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Martedì 2 Giugno 2015, 14:59 - Ultimo aggiornamento: 3 Giugno, 16:23

Kabootar è il nome in codice di una spia pakistana caduta nelle mani del nemico indiano. Sa mimetizzarsi, non parla nemmeno sotto tortura e, addirittura, sa volare. Kabootar è, infatti, un piccione.

La missione che l'agente segreto doveva portare a termine era la consegna di un messaggio, mai giunto a destinazione, non essendo riuscito a sfuggire alla cattura. L'"agente" Kabootar è stato fermato da un ragazzino accanto al villaggio di Manwal, a pochi chilometri dal confine col Pakistan, il quale ha notato un messaggio in urdu con scritto “Tehsil Shakargarh, distretto di Narowal”.

Il ragazzo è poi corso alla più vicina stazione di polizia, che ha preso in custodia l'uccello, sottoponendolo ai raggi x e convalidando l'arresto, indicandolo come una sospetta spia.

Il sovraintendente della polizia locale Rakesh Kaushal ha detto al Times of India: «Non abbiamo individuato elementi che possano preoccupare l'interesse nazionale, ma abbiamo lo stesso deciso di tenere l'uccello in custodia. È raro trovare, da queste parti, un uccello proveniente dal Pakistan.

Abbiamo catturato diverse spie qui. L'area è sensibile, data la sua vicinanza con Jammu, dove le infiltrazioni sono abbastanza comuni». Il piccione è stato trovato fra Jammu e il Kashmir, entrambe aree reclamate sia dall'India che dal Pakistan.

Non è la prima volta che è un piccione viene "arrestato" per spionaggio dal Pakistan. Nel 2010 un “collega” di Kabootar è stato detenuto in una stazione di polizia locale per la stessa ragione. Intanto, l'hashtag #Jesuispigeon, una sorta di parodia di “Je suis Charlie” sta impazzando su Twitter portando con sè innumerevoli commenti ironici: Nawaz si dichiara vicino alla triste sorte del piccione, mentre Maverick propone di lanciare una missione aerea di ricerca e salvataggio per togliere l'uccello dalle mani dell'India: «Non lasceremo i nostri piccioni indietro», scrive.

Mbz va oltre e immagina un possibile interrogatorio: «Come ti chiami? Cione. Pic Cione, 001».