Hillary Clinton fa la storia: prima candidata donna alla Casa Bianca, conquistata la nomination

Hillary Clinton fa la storia: prima candidata donna alla Casa Bianca, conquistata la nomination
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Mercoledì 27 Luglio 2016, 00:52 - Ultimo aggiornamento: 28 Luglio, 10:12

Hillary Clinton fa la storia e diventa la prima candidata donna alla Casa Bianca. La conquista ufficiale della nomination democratica è arrivata nella notte di martedì col raggiungimento della fatidica soglia dei 2.382 voti nel corso della conta dei delegati riuniti nella convention democratica di Filadelfia.

Le parole di Bernie Sanders a Filadelfia hanno spianato la strada per la sua nomination, dando il via alla sfida vera e
propria con Donald Trump. Subito dopo aver raggiunto i voti necessari durante la conta dei delegati, Sanders in segno di unità del partito è intervenuto chiedendo di interrompere la votazione e di nominare Clinton per acclamazione.

Dopo la batosta del 2008, per l'ex fisrt lady è il coronamento del sogno di una vita, il sogno di molte donne. E fa a suo modo la storia anche Bill Clinton, pronto a tornare alla Casa Bianca come primo 'first husband', o 'fisrt
gentleman'. E proprio Bill nella seconda giornata della convention presenta la "sua" Hillary, ripercorrendone la carriera e la vita privata, cercando di regalarle quel tocco di umanità che in molti lamentano Hillary non abbia.
 

 


Eppure la kermesse che la incorona si era aperta tutta in salita, fra i fischi al solo nome dell'ex segretario di Stato.
Ci sono voluti sul palco la first lady Michelle Obama e l'ex rivale Sanders a fare da ponte, ad avviare il dialogo e unire un partito uscito spaccato dalle primarie, e sul quale si è abbattuto lo scandalo delle email poche ore prima
dell'apertura della kermesse di Filadelfia. Uno scandalo che «potrebbe non essere finito, con altre email in arrivo», secondo alcuni esperti.

Il forte endorsement concesso da Michelle ha galvanizzato Hillary e la platea dei democratici, che ammirano la first lady e il suo candore. «Sto con lei», afferma Michelle fra il visibilio del pubblico. «Credo in lei, è la più
qualificata», aggiunge. La platea esplode e le tensioni delle ore precedenti vengono dimenticate. E i fischi dei fan di
Sanders si trasformano in lacrime e applausi. Quando sul palco sale lui il clima si surriscalda: Bernie, sommerso da una lunghissima standing ovation, non riesce a iniziare il suo intervento nonostante i diversi tentativi. Per lui è un
tripudio. E tutta la platea è con lui, e l'onore delle armi non poteva essere più toccante.

Poi rivolto al suo popolo ribadisce: « Hillary Clinton deve essere il prossimo presidente». Molti fra i suoi piangono al
sentire queste parole, pronunciate con fermezza. «Non c'è scelta», spiega Sanders per spazzare via il campo da ogni dubbio. «Lo so, siete delusi» dal processo di nomination, «ma questa è la democrazia», afferma il senatore anche lui emozionato per tanto affetto, per un'accoglienza quasi da vincitore.

Sanders aveva incontrato non poche difficoltà a calmare i suoi fra domenica e lunedì: arrivato da tutti gli Stati Uniti,
il suo popolo ha invaso le strade di Filadelfia per dire "no" a Hillary, pieno di speranza. Le tensioni fuori dal Wells Fargo Center si sono riflesse anche all'interno dell'arena, con sonori fischi e contestazioni a Hillary all'inizio della prima giornata di lavori. Gli appelli alla calma non sono inizialmente valsi a nulla. Con il passare delle ore, però, con l'intervento di tante personalità che dal palco hanno lanciato l'appello per l'unità il clima si è sciolto, la temperatura è scesa.

 

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