Addio a Shaima, la sua nascita aveva commosso il mondo

Addio a Shaima, la sua nascita aveva commosso il mondo
di Azzurra Meringolo
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Venerdì 1 Agosto 2014, 08:46
Non ce l’ha fatta Shaima, probabilmente la pi giovane vittima del conflitto in corso tra Israele e Hamas, il movimento palestinese che ha il potere sulla Striscia di Gaza.

La sua vita è durata poco più di 4 giorni, trascorsa attaccata all’incubatrice. Quando Shaima è venuta alla luce la madre, Shaima al-Sheikh Qanan, 23 anni, era infatti già morta, vittima di un bombardamento israeliano che sabato scorso le aveva fatto cadere addosso la casa nella quale viveva a Deir al-Balad, nel centro della Striscia.

La neonata, orfana anche di padre, era nata per miracolo, estratta con un taglio cesareo dalla pancia della mamma che quando l’operazione era iniziata aveva smesso di respirare da una decina di minuti. A parlare di una vera e propria grazia divina era stato il dottor Fadi Al-Khrote, del team medico che ha salvato Shaima. «Cinque minuti più tardi questa bimbina non sarebbe mai venuta alla luce».



IL LENZUOLO BIANCO

Il miracolo è durato poco. Dopo essere scampata ai raid israeliani, Shaima è stata vittima degli effetti collaterali della guerra che da tre settimane colpisce la sua terra. Secondo fonti interne alla Striscia, la piccola sarebbe morta mercoledì a causa del cattivo funzionamento dell’apparecchiatura alla quale era attaccata. «L’elettricità salta in continuazione. In questi ultimi giorni sono più le volte che non c’è che quelle che possiamo usarla» racconta un dottore palestinese, spiegando che la situazione sanitaria è precipitata dopo il bombardamento – lunedì notte - dell’unica centrale elettrica della Striscia. «I pazienti aumentano. I feriti si moltiplicano, ma operare è sempre più complesso. Ci manca tutto. Non abbiamo medicine e non sappiamo come far funzionare i macchinari elettrici. È per questo che la neonata che avevamo salvato è morta».

Dopo le foto che hanno fatto il giro del mondo grazie ai social network mostrando la piccola Shaima dentro l’incubatrice con la foto della mamma sulla sua culla di vetro, gli ultimi scatti di questa neonata sono quelli che l’immortalano avvolta in un lenzuolo bianco nella buca dove viene seppellita. Si ricongiunge alla mamma, il cui corpo riposa nella fossa accanto.

Sabato, la nonna, la 43enne Mirfat Qanan, aveva cercato di convertire il dolore della perdita della figlia con la gioia della nascita della nipote. Da mercoledì è senza parole. «Shaima è stata la martire più giovane della Striscia» scrive su Facebook Ahmed, un giovane medico. «La sua vicenda mostra che anche chi riesce a sopravvivere alle bombe di Israele, muore a causa dell’occupazione – conclude Ahmed-. Lo stato ebraico decide anche quando staccarci la spina».

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