Italiane rapite in Siria, video «autentico». Al Nusra: le abbiamo noi

Italiane rapite in Siria, video «autentico». Al Nusra: le abbiamo noi
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Giovedì 1 Gennaio 2015, 15:38 - Ultimo aggiornamento: 2 Gennaio, 20:00

Un video pubblicato su YouTube mostra le immagini delle due volontarie italiane, Greta Ramelli e Vanessa Marzullo, rapite in Siria il 31 luglio scorso. Il Fronte al Nusra ha confermato di tenere prigioniere le due ragazze italiane . «È vero, abbiamo le due donne italiane... perchè il loro paese sostiene tutti gli attacchi contro di noi in Siria», ha detto all'agenzia stampa tedesca Dpa Abu Fadel, un esponente del gruppo legato ad al Qaeda che opera in Siria e Libano, quando gli è stato chiesto di commentare il video delle due ragazze diffuso su Youtube.

Fase delicata. «Siamo in una fase delicatissima, che richiede il massimo riserbo».

Lo dice una fonte d'intelligence, a proposito degli sviluppi del sequestro di Greta Ramelli e Vanessa Marzullo, apparse in un filmato. Il video è ritenuto autentico dagli 007 italiani, anche se qualche dubbio riguarda la data, indicata in un foglio tenuto in mano da una delle ragazze nel 17 dicembre 2014.

Il ministro Boldrini. «Mi auguro che noi, nel riserbo necessario in questi casi, si riesca a riportarle a casa». Così la presidente della Camera, Laura Boldrini, ha commentato la diffusione del video che ritrae l'appello delle due cooperanti italiane rapite in Siria. «Le ragazze mandano un grido di soccorso, un sos, chiedono aiuto. Certo, non sappiamo quanto questo video sia attendibile ma la situazione di queste ragazze è angosciante».

Il link al video pubblicato oggi su YouTube è stato postato da un giornalista arabo, Zaid Benjamin, su twitter (ziadbenjamin) con l'hashtag #Syria A Video shows 2 Italian hostages believed they were aid workers held by Jabhat Al-Nusra ('un video mostra due ostaggi italiane, probabilmente volontarie, tenute da Jabhat al-Nusra).

Il video è autentico. Le immagini mostrano le due ragazze con indosso una tunica nera lunga che copre loro il corpo e i capelli, ma lascia libero il volto ('abayà). A parlare è una sola di loro, presumibilmente Greta Ramelli, mentre l'altra, Vanessa Marzullo, tiene in mano un cartello dove si legge la data di mercoledì 17 dicembre 2014.

Rispetto alle fotografie circolate sul web prima del rapimento, le ragazze appaiono molto dimagrite e dai tratti particolarmente tirati. «Siamo Greta Ramelli e Vanessa Marzullo», dice in inglese con un forte accento italiano e tenendo gli occhi bassi, la prima delle ragazze. «Supplichiamo il nostro governo e i suoi mediatori di riportarci a casa prima di Natale. Siamo in estremo pericolo e potremmo essere uccise», prosegue con tono provato. «Il governo e i suoi mediatori sono responsabili delle nostre vite», conclude senza mai guardare la telecamera mentre l'altra giovane italiana la fissa per pochi secondi.

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