La votazione si è conclusa con 155 voti a favore, 131 contrari e due astenuti su 288 votanti. La fiducia era stata chiesta dallo stesso premier conservatore Antonis Samaras il quale ha voluto, così, porre fine alle polemiche sull'operato dell'esecutivo e alle richieste delle opposizioni di fare ricorso anticipato alle urne, cosa che avrebbe reso ancor più difficile il lavoro dell'esecutivo in vista della imminente ripresa delle trattative con i rappresentanti dei creditori internazionali del Paese.
A favore del governo hanno votato i deputati dei due partiti che lo sostengono - Nea Dimokratia (centro-destra) e Pasok (socialista) - oltre ai due indipendenti che si sono astenuti mentre contro hanno votato i deputati dell'opposizione.
Il minimo previsto per ottenere la fiducia era di 146 voti sui 300 seggi del Parlamento in quanto nove deputati del partito filo-nazista Chrisy Avgì (Alba Dorata) non erano presenti al voto perchè, essendo accusati di costituzione di organizzazione criminale, sono attualmente in carcere.
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