Né maschio, né femmina, sì a Gender X a New York. Salvini: «Non ho parole»

Né uomo, né donna: gender X sul certificato di nascita a New York. Non servirà il parere medico
di Anna Guaita
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Giovedì 13 Settembre 2018, 05:04 - Ultimo aggiornamento: 20:36

NEW YORK – Maschio o Femmina. La divisione binaria dei sessi va bene per la maggioranza della popolazione. Ma negli Stati Uniti esistono alcuni milioni di individui che non si riconoscono nei due sessi tradizionali. Di solito queste persone si autodefiniscono “di genere non binario”, o semplicemente “di genere X”. Vari Stati già ne riconoscono ufficialmente l’esistenza, e concedono loro di correggere i propri certificati di nascita o la propria patente. Con maggioranze bipartitiche, la California, l’Oregon, il New Jersey, il Maine, lo Stato di Washington e perfino il repubblicanissimo Montana hanno concesso questo diritto, che nel mondo è stato adottato per prima dall’Australia, poi dalla Nuova Zelanda e dal Nepal. Ma nessuno al mondo aveva ancora dato ai genitori il diritto di definire un bambino di “sesso X” al momento della nascita. Lo ha fatto il consiglio comunale di New York con una maggioranza di 41 a 6. La legge concede agli adulti di cambiare il proprio sesso sui documenti, ma offre anche ai genitori di adottare la scelta non binaria già al momento della nascita dei figli. Così papà e mamma che vogliano essere particolarmente liberali con i loro bambini, lasceranno che saranno questi a stabilire di che sesso si sentano una volta cresciuti e maturati. Ma allo stesso tempo, i genitori possono scegliere di proteggere così i piccoli nati di sesso ambiguo (un caso su 4 mila). 
 






«Oggi è una giornata storica per New York, sempre più campione mondiale sul fronte dell'inclusività e dell'uguaglianza», commenta lo speaker del City Council Corey Johnson, un democratico come il sindaco Bill de Blasio che ora firmerà la legge che entrerà in vigore dal primo gennaio 2019. «I newyorkesi non avranno più bisogno della documentazione di un dottore per cambiare il proprio genere sul certificato di nascita e non saranno più trattati come se la loro identità fosse una questione medica», aggiunge Johnson. Di «decisione eccezionale» parla Carrie Davis, l'avvocato transgender che ha portato avanti la battaglia per il ' Gender X', sottolineando con un chiaro riferimento alle politiche dell'amministrazione Trump come la svolta arrivi «in tempi di pericolo e di incertezza sul fronte dei diritti dei transgender americani a livello nazionale». Alcuni stati come la California, l'Oregon e il Montana già permettono di cambiare il genere sul proprio certificato di nascita senza un'autorizzazione medica, ma non prevedono il segno 'X' invece di "maschio" o "memmina".

La Città di New York diventa dunque la prima grande metropoli a permettere agli adulti di scegliere cosa mettere sul proprio certificato di nascita, senza bisogno di un parere del medico. E permette ai genitori di non scegliere uno dei due sessi canonici. Molti benpensanti strillano allo scandalo, ma quel 3 per cento della popolazione americana che non è donna o maschio, plaude al fatto che finalmente la società trova un posto anche per loro, invece di considerarli malati, o fenomeni da baraccone.

L’accettazione a New York è venuta lentamente. Fino al 2014, per ottenere di cambiare il proprio certificato di nascita, l’individuo doveva sottoporsi a chirurgia per il cambiamento del genere, e presentare documentazione che stava sottoponendosi a una cura ormonale. Solo così si poteva passare da donna a uomo o viceversa. Poi è stata approvata una legge che permetteva il cambiamento di sesso dietro presentazione di un certificato medico e uno psichiatrico. Oggi, è diventa invece una scelta che l’individuo compie di propria volontà, e in questa scelta può decidere di riconoscersi maschio, femmina o di un terzo sesso che non rientra nel sistema binario.

“Questo è un momento storico per la nostra città – ha detto il portavoce del consiglio comunale, Corey Johnson -.
New York continua a essere una guida di inclusività ed eguaglianza”. Il sindaco Bill De Blasio ha promesso di firmare al più presto la legge che “permetterà a coloro che siano transgender o sessualmente non-uniformi di vivere con la dignità il rispetto che si meritano”. L’attivista Toby Adams, che ha lottato per i diritti dei “nonbinary people” ha ricordato che è “legalmente e psicologicamente dannoso quando il tuo genere viene identificato nel modo sbagliato”.  Adams spiega che i certificati di nascita sono necessari per ottenere vari servizi pubblici, inclusa l’assicurazione medica: per i transgender che da adulti non riflettono più l’identità indicata nel certificato di nascita, può diventare difficile ottenerli. 

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