«Ha sentito un fruscio provenire da dietro una siepe e si è voltata – ha detto il procuratore Michael Roques – Rode l'ha colpita quattro volte con una statua che aveva rubato da una tomba facendole perdere conoscenza». A nulla sono valse le suppliche della donna che, una volta sveglia, ha sentito Rode che continuava a ripetere che l'avrebbe uccisa. Dopo averla stuprata una prima volta, l'uomo sembrava essersi allontanato. Ma è stato quando la vittima ha iniziato a urlare che lo stupratore si è fiondato nuovamente su di lei tappandole la bocca e violentandola nuovamente. Poi è fuggito, lasciando dietro di sé la statua con la quale l'aveva colpita.
La donna, nonostante le ferite, è riuscita a mettersi in piedi e ha fermato un'auto: è stata portata in ospedale dove i medici hanno provveduto alle cure. La polizia, invece, si è messa sulle tracce di Rode, che si era nascosto tra le tombe.
Adesso per lui arriva la condanna per stupro e lesioni personali gravi: era già conosciuto dalla giustizia per aver picchiato le sue compagne, una delle quali era incinta. Da oggi non potrà più nuocere a nessuno: il giudice lo ha condannato a una vita dietro le sbarre.
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