Gb, la mamma gli chiede di pagare l'affitto della sua stanza: chef 18enne si toglie la vita

Gb, la mamma gli chiede di pagare l'affitto della sua stanza: chef 18enne si toglie la vita
di Federica Macagnone
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Mercoledì 25 Gennaio 2017, 15:22 - Ultimo aggiornamento: 27 Gennaio, 08:57

Un messaggio in cui chiedeva al figlio di pagare l'affitto. Parole scritte nero su bianco poche ore prima della tragedia. Adesso, a qualche mese di distanza dal gesto estremo di Elliot Stapleton-Giddins, 18enne di Stony Stratford, in Gran Bretagna, i giudici sembrano scagionare la famiglia: non ci sono prove evidenti che il ragazzo si sia suicidato in seguito alla richiesta. Rimane il fatto che quel messaggino potrebbe essere stata la goccia che ha fatto traboccare un vaso già colmo da mesi.

Elliot era uno chef e lavorava fino a 50 ore alla settimana per un rinomato ristorante. Aveva una fidanzata, guadagnava discretamente ed era riuscito a mettere da parte qualche soldo per farsi un viaggio. Sua madre Tracey da qualche tempo aveva preteso che il figlio pagasse per metà la bolletta del telefono e, per responsabilizzarlo ulteriormente, aveva deciso di chiedergli un affitto. Così il 1° ottobre scorso, quasi come un fulmine a ciel sereno, ha scritto un messaggio a Elliot: «È necessario che paghi un affitto di 200 sterline al mese. Le camere si affittano per circa 500 sterline, il tuo mi sembra un trattamento equo». Quel sms è stata una bomba che è deflagrata nella vita del ragazzo: per ore non è riuscito a calmarsi e ha trascorso i suoi ultimi istanti al telefono con la fidanzata Lily Avril. Il compagno della madre, Tim Stapleton, quella notte si era insospettito per l'atteggiamento anomalo del ragazzo: alle due aveva ancora la tv e la luce accesa. Quando alle 8.30 del mattino seguente Tracey ha provato a entrare nella camera del figlio, ha trovato la porta bloccata: è riuscita ad aprirla abbastanza per vedere il corpo di Elliot che penzolava dal soffitto appeso a una corda.
 

 


«Non sapevo quanto guadagnasse, ma lui lavorava veramente sodo - ha detto il patrigno - Non si trattava di soldi. Volevamo soltanto responsabilizzarlo un po' di più». Quando i medici sono intervenuti, ormai per il ragazzo non c'era nulla da fare. «Quando ho visto mio figlio sono rimasta scioccata - ha detto Tracey - Non avrei dovuto mandargli quel messaggio, avrei dovuto parlargli di persona. Tuttavia non credo che quello sia stato il motivo che lo abbia spinto a togliersi la vita».

Dalle indagini della polizia è emerso che Elliot non aveva problemi mentali, ma che negli ultimi mesi non era di ottimo umore. Aveva subìto violenze da parte dei bulli durante il periodo scolastico e negli ultimi tempi aveva maturato l'idea di entrare nell'esercito.
Il messaggio potrebbe aver avuto un impatto devastante sulla sua vita, ma per il coroner Elizabeth Gray non ci sono abbastanza elementi per stabilire che sia stato il motivo fondante per il suicidio.

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