Galapagos, catturati 6.600 squali protetti: il comandante del peschereccio condannato a 4 anni di carcere

I venti marinai di un peschereccio d’altura cinese sono stati condannati la scorsa domenica dalla giustizia ecuadoriana. L’imbarcazione, la Fu Yuan Yu Leng 999, navigava nelle acque dell’Arcipelago di Galapagos con oltre 6.600 squali a bordo, tra cui esemplari in via d’estinzione. I cinesi, insomma, pescavano squali e altre specie protette. Pena massima prevista per i crimini contro la fauna selvatica e traffico di denaro per il comandante che dovrà scontare quattro anni di carcere, tre anni per i suoi “collaboratori” più stretti e un anno agli altri marinai. Il tribunale ha anche fissato una maxi multa che va da 127mila a due milioni di dollari.

La “nave frigo” di 98 metri è stata fermata lo scorso 13 agosto vicino San Cristobal mentre viaggiava illegalmente in quell’Arcipelago che, per flora e fauna, è considerato unico al mondo (la distanza dal continente e la varietà di climi e di habitat dovuta alle correnti marine hanno generato l'evoluzione di specie animali e vegetali dalla cui osservazione Charles Darwin ha tratto ispirazione per la teoria dell'evoluzione). Qui gli squali, insieme alle specie delle isole appartenenti all’Ecuador, sono protetti nei 138.000 chilometri quadrati, riserva marina più grande del pianeta. Secondo l'agenzia National Park, la nave cinese aveva programmato di attraversare la riserva, arrivare in Perù e poi fare ritorno in Cina.

Il carico e le dimensioni del Fu Yuan Yu Leng 999 ne hanno fatto il caso più eclatante di pesca illegale nelle acque dell’Arcipelago dove 17 barche sono state sequestrate negli ultimi tre anni per lo stesso reato e dove, proprio nei giorni scorsi, si erano svolte manifestazioni di protesta contro l’irregolare presenza di 300 pescherecci cinesi.