Francia, Jean-Marie Le Pen provoca: «Io non sono Charlie»

Francia, Jean-Marie Le Pen provoca: «Io non sono Charlie»
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Sabato 10 Gennaio 2015, 11:52 - Ultimo aggiornamento: 20:27
«Non manifestate a Parigi»: dopo le polemiche sul suo mancato invito alla grande «marcia repubblicana» di domenica, Marine Le Pen invita i militanti del Front National a non manifestare nella capitale, ma solo in provincia. Lei stessa - ha fatto sapere il suo braccio destro, Florian Philippot - ha deciso di rimanere distante dalla capitale, annunciando la sua presenza a un'altra manifestazione in provincia, a Beaucaire, nel dipartimento del Gard.



Mentre il padre, Jean-Marie Le Pen, finisce al centro delle polemiche per la sua nuova e controversa uscita: «Je ne suis pas Charlie». Ma anche per la strumentalizzazione politica dei tragici eventi di Parigi, con la pubblicazione - sul suo profilo Twitter - di una foto in bianco e nero di Marine Le Pen e lo slogan: «Keep calm and vote Marine». Pur condannando «la morte di dodici connazionali» nella redazione del settimanale satirico, il fondatore e presidente onorario del partito d'estrema destra - noto per le sue posizioni provocatorie - ha poi denunciato la marcia di domani «orchestrata dai media», alla quale il Fronte non è stato invitato.



«Oggi si dice "siamo tutti Charlie, io sono Charlie". Ebbene - scrive Jean-Marie Le Pen sul suo blog - mi dispiace, io non sono Charlie. E questo nonostante mi senta colpito per la morte di dodici connazionali francesi di cui non voglio nemmeno sapere l'identità politica, per quanto la conosca bene: è quella di nemici del Fn, che ne chiedevano lo scioglimento per petizione non molto tempo fa».



Giovedì scorso, mentre l'intero Paese celebrava il lutto nazionale per la strage dei fondamentalisti islamici a Charlie Hebdo, la figlia Marine - che col padre non intrattiene rapporti non sempre rosei - ha sollevato un polverone politico. Prima, col suo tweet incendiario sulla pena di morte: «Voglio offrire ai francesi un referendum sulla pena di morte. Personalmente, penso che questa possibilità debba esistere».



Poi denunciando «l'esclusione» del Fronte dalla grande marcia repubblicana di domani. «È caduta la maschera! Escludendoci dalla manifestazione, socialisti e neogollisti dimostrano il loro carattere settario, in un momento così difficile per il Paese», ha polemizzato la leader del primo partito di Francia nelle scorse elezioni europee, ricordando di rappresentare «il 25% dei francesi». E ancora: «È una vergogna».



Nelle ore precedenti, diversi esponenti socialisti si erano fortemente opposti alla presenza del partito populista di estrema destra nel corteo «unitario» e «repubblicano»: «Non c'è posto per il Fronte».



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