Francia, Hollande mobilta altri 3mila riservisti di gendermeria e polizia

Francia, Hollande mobilta altri 3mila riservisti di gendermeria e polizia
4 Minuti di Lettura
Mercoledì 20 Luglio 2016, 21:37 - Ultimo aggiornamento: 21:45
«84 morti e 331 feriti», di cui «15 ancora in pericolo di vita»: nel giorno in cui l'Assemblea Nazionale ha dato il proprio via libera alla proroga di altri 6 mesi dello stato d'emergenza il presidente Francois Hollande torna a rivolgersi alla nazione per stilare il tragico bilancio dell'eccidio di Nizza e lanciare un nuovo appello all'unità della nazione. «La rabbia è legittima ma non può degenerare nell'odio e nel sospetto»: avverte il capo dello Stato, ribadendo che «nulla ci farà cedere» davanti al terrorismo. Obiettivo dei «fanatici è separarci, dividerci, frammentarci, spaccarci. La coesione dev'essere la nostra risposta». Intanto però continuano a volare accuse e interrogativi sul dispositivo di sicurezza messo in campo per le festività del 14 luglio. A cominciare dal fatto che il camion bianco da 19 tonnellate noleggiato dall'autista killer Mohamed Bouhlel non avrebbe mai potuto circolare nel centro di Nizza a causa di una delibera comunale che vieta i mezzi pesanti nella Ztl. Eppure il tir dell'orrore ha potuto accedervi indisturbato, diverse volte, tra il 12 e il 14 luglio, per effettuare i suoi macabri 'sopralluoghì.

La Francia sotto choc si chiede anche come sia possibile che non si sia provveduto a controllare meglio gli accessi di una zona per l'occasione chiusa al traffico e in cui erano giunti in 30.000 per ammirare i fuochi artificiali. Secondo il Canard Enchainé «barriere per filtrare il pubblico», con tanto di controllo di zaini e borse, erano inizialmente previsti ma alla fine si è rinunciato per «assenza di personale». Interrogativi anche sull'assenza di barriere o paletti in cemento che invece vennero minuziosamente sistemati durante l'Euro 2016 e che il comune di Nizza usa regolarmente per bloccare i campi rom. Uno strumento che il 14 luglio si sarebbe rivelato cruciale per fermare la corsa assassina di Bouhlel, tra l'altro, direttamente ispirata dai 'manualì dell'Isis pubblicati sul web. Le barriere? «Il prefetto non ce lo ha chiesto», si è limitata a replicare al Canard la consigliera per la sicurezza del presidente di regione Christian Estrosi, lo stesso che dopo la strage fu tra i primi a tuonare contro l'inadeguatezza del governo, in questo continuo rimpallo di responsabilità. Sulla Promenade era mobilitato «un totale di 185 poliziotti nazionali e 20 militari», ha replicato in parlamento il premier Valls, assicurando che quel giorno tutti i mezzi erano in campo per proteggere le festività. In un'intervista a Valeurs Actuelles, il deputato della destra e presidente della commissione parlamentare sugli attentati a Charlie Hebdo, spinge per la creazione di una «Guantanamo alla francese». Obiettivo? Gestire «l'ondata dei jihadisti di ritorno» da Siria e Iraq. «Una proposta inaccettabile, per quella che è la patria dei diritti umani», replicano a gauche. Poco prima, dalla Dordogna, Hollande ha invece annunciato il dispiegamento di «3.000 riservisti operativi in più entro fine luglio», il che porterà a un totale di 15.000 uomini sul territorio.

Nel giorno in cui l'Assemblea Nazionale ha dato il proprio via libera alla proroga delle misure speciali fino al gennaio 2017 - ora si attende il definitivo ok del Senato - gendarmi armati sono entrati in servizio nelle spiagge del Paese, una prima assoluta, che durerà fino a fine agosto.
Blindata anche Paris-Plages, la battigia allestita ogni anno al Bassin de la Villette e sulle Rive della Senna, per chi passa l'estate in città o viene qui in vacanza. Mentre saltano, per «l'assenza di sufficienti garanzie di sicurezza» - come scrive la prefettura - altre rassegne dell'estate parigina, come il Festival del cinema all'aperto, la pedonalizzazione degli Champs-Elysées il 7 agosto, o il torneo di basket previsto a Reuilly il 23 e 24 luglio. Sul fronte delle indagini uno dei sospetti, l'unico a non essere stato trasferito all'antiterrorismo di Parigi, è stato rilasciato ieri sera a Nizza. Negli uffici di Levallois-Perret, alle porte della capitale, sono continuati invece gli interrogatori degli altri cinque. Per due di essi, riferiscono fonti ben informate, il fermo è prorogato di oltre quattro giorni, il che è possibile solo per gravi casi di terrorismo. Secondo BFM-TV, almeno uno dei due era era pronto a passare all'azione.
© RIPRODUZIONE RISERVATA