Florida, la rabbia di Barack Obama: «Non siamo impotenti». E invoca leggi di «buon senso»

Florida, la rabbia di Barack Obama: «Non siamo impotenti». E invoca leggi di «buon senso»
2 Minuti di Lettura
Giovedì 15 Febbraio 2018, 19:15
«Siamo addolorati per quanto accaduto a Parkland, ma non siamo impotenti»: la rabbia di Barack Obama per l'ennesima strage in una scuola viene sfogata su Twitter, dove l'ex presidente rilancia l'assoluta necessità di una stretta sulle armi da fuoco in America, invocando «le tanto agognate leggi di buon senso che la maggior parte degli americani vogliono». Un tweet postato pochi minuti dopo l'intervento in tv di Donald Trump che invece non ha fatto alcun cenno all'emergenza armi.

Una delle prime mosse di Donald Trump dopo l'insediamento alla Casa Bianca fu cancellare una normativa voluta proprio da Barack Obama per impedire ai malati mentali di entrare in possesso di un'arma, ricordano ora i suoi detrattori parlando della strage in Florida.
Così fu rimosso l'obbligo per la Social Security Administration di segnalare all'Fbi le persone che ricevono assistenza per la loro disabilità e che hanno problemi mentali. La norma interessava circa 75mila persone con disordini mentali. Obama l'aveva introdotta per rafforzare il sistema di «background check» dopo il massacro del 2012 alla Sandy Hook Elementary School di Newtown, in Connecticut, dove furono uccisi 20 giovani studenti e sei membri dello staff. Autore della strage, Adam Lanza, un ventenne con vari problemi mentali, che dopo aver ucciso la madre a casa, si fiondò a scuola uccidendo alunni e adulti prima di togliersi la vita.
© RIPRODUZIONE RISERVATA