Vueling sopprime il volo Roma-Atene, ritardi a catena in tutta Europa. E a Orly scoppia la rissa in aeroporto

Vueling sopprime il volo Roma-Atene, ritardi a catena in tutta Europa. E a Orly scoppia la rissa in aeroporto
di Giulia Aubry
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Sabato 11 Luglio 2015, 13:03 - Ultimo aggiornamento: 12 Luglio, 15:10
Il volo 6252 della Vueling da Parigi a Roma del 10 luglio sarebbe dovuto partire alle 21.15 con il suo carico di turisti francesi in vacanza per il ponte del 14 luglio, di giovani italiani che vivono nella capitale francese per lavoro o studio (brillanti cervelli e braccia all'estero), di lavoratori reduci da riunioni e meeting di ogni genere.

Ma l'aereo che avrebbe dovuto compiere la tratta di ritorno non è neppure partito da Roma. Era bloccato a Fiumicino dove un avvocato si è barricato all'interno del velivolo per due ore, con la famiglia e altri passeggeri, per protestare anche loro contro la soppressione del volo da parte di Vuelig.



E così 160 persone sono state lasciate allo sbando. Spostate prima sull'aeroporto di Charles De Gaulle, a un'ora da Orly, dove l'aereo fantasma sarebbe dovuto arrivare a mezzanotte... Ma nessuno lo ha visto ...



Trasportate in un albergo da cui sono ripartite tre ore dopo alla volta di Parigi orly per un volo che sicuramente - dicono i pochi sfortunati assistenti impegnati nell'esodo - partirà a mezzogiorno. E a mezzogiorno la temuta scritta compare di nuovo sullo schermo: "retardee"... Perché l'aereo proveniente da Fiumicino non è ancora partito.



Elena, che lavora a Parigi, approfittava del ponte del 14 luglio per andare dalle amiche romane e vedere, con l'occasione, il concerto di Jovanotti. Gianluca, romano che lavora a Parigi, oggi doveva festeggiare il compleanno della mamma e sarà difficile riesca a farle gli auguri di persona. E poi Nicola, Eugenio, Laura. Volti di italiani che si fanno valere all'estero e poi non riescono a tornare nel loro bel paese per qualche giorno di meritate ferie. E poi le decine di turisti. Stravolti, disperati. «Meno abituati di noi al disservizio», commenta Francesco, un altro passeggero italiano.



E proprio quella scarsa abitudine e' la scintilla che scatena una vera e propria sommossa. Sotto il cartello che avverte del pericolo attentati, una ragazza si scaglia contro un addetto con una bottiglia d'acqua e lui risponde buttandole a terra il cellulare. Altre ragazze in lacrime cominciano a urlare e saltare, "voulon partir" scandiscono battendo le mani come allo stadio. Dopo diciotto ore di ritardo arriva la polizia che impedisce ai presenti di fare video. Qualcuno dice che si partirà alle sei di sera. Qualcun altro cerca altri voli, ma è tutto pieno. Qualche parigino desiste e si arrende. Gli italiani fanno gruppo e cercano di sorridere anche nel disagio. Qualcuno dice che l'aereo fantasma non è ancora decollato da Roma Fiumicino.



Dopo aver lasciato i passeggeri a digiuno dal giorno prima, la Vueling offre una bottiglia d'acqua e un panino a tutti. La polizia crea un cordone come di fronte al luogo di un attentato o di un incendio. L'attesa sarà ancora lunga per molti di loro... Si può provare a prevedere, prevenire, gestire. Ma sembra tutto inutile. E la situazione degenera.



E dopo il danno anche la beffa. Due ragazzi francesi che hanno protestato per il ritardo del volo sono stati bloccati a terra perché la polizia e Il personale della Vueling hanno presentato un rapporto negativo nei loro confronti al capitano dell'aereo che non li ha fatti imbarcare, nonostante le rimostranze di tutti i passeggeri presenti. Giovani che stavano andando in vacanza. Colpevoli soltanto di aver protestato all'incomprensibile ritardo del volo e ai disservizi della compagnia aerea. Il volo è partito dopo oltre 18 ore di attesa.