Fidel Castro, il mondo dice addio al Lider Maximo. Ma Obama e Putin assenti

Fidel Castro, il mondo dice addio al Lider Maximo. Ma Obama e Putin assenti
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Martedì 29 Novembre 2016, 19:15 - Ultimo aggiornamento: 30 Novembre, 14:27

Il popolo cubano lo piange. I leader sudamericani lo lodano e sbarcano a Cuba per dire addio al Lider Maximo. Il mondo saluta Fidel, ma al suo funerale mancheranno alcuni big mondiali: alle prese con il dilemma di partecipare o meno, molti preferiscono inviare delegazioni, rispettando così relazioni diplomatiche delicate ed evitando tensioni. I grandi assenti saranno il presidente americano Barack Obama e il presidente russo Vladimir Putin. Salterà l'ultimo addio al Comandante en Jefe anche il primo ministro inglese Theresa May. Assente pure il canadese Justin Trudeau, nonostante Fidel abbia partecipato al funerale del padre.

Per l'ultimo addio a Fidel ci saranno invece i leader sudamericani. Nicolas Maduro, il presidente del Venezuela, è già arrivato nell'isola, accompagnato dalla moglie. Maduro è stato uno dei primi a esprimere pubblicamente il proprio dolore per la perdita di Fidel poco dopo l'annuncio della sua morte: lo ha definito un amico, un compagno che lascia un vuoto incolmabile. Presenti anche il presidente dell'Ecuador Rafel Correa, il presidente della Bolivia Evo Morales e il presidente del Nicaragua Daniel Ortega. Ci sarà il presidente messicano Enrique Pena Nieto, ma anche il presidente del Sud Africa Jacob Zuma. Cuba e il Sud Africa sono paesi 'amicì di lunga data, grazie ai 'rivoluzionarì, Fidel Castro da un lato e Nelson Mandela dall'altro. Obama, autore del disgelo con Cuba e del riavvio delle relazioni diplomatiche, salterà i funerali. Per il presidente americano parteciparvi sarebbe stata una 'sfidà: Obama ha avviato il riavvicinamento dei due Paesi con Raul Castro, mentre Fidel è sempre rimasto scettico sugli americani. E lo scetticismo nei confronti degli statunitensi è chiaro anche girando per Cuba. Anche se i dollari americani vanno a ruba, le critiche agli Stati Uniti non mancano.

«La bandiera americana su El Malecon non è mezz'asta come dovrebbe essere» dice il tassista Ramon, passando davanti all'ambasciata americana a L'Avana. «Dovrebbe essere a mezz'asta come lo è la bandiera cubana per il nostro 'eroè. Ma sono cose da americani» dice con sguardo critico. A mettere in guardia Obama sul non partecipare ai funerali sono stati i repubblicani, con Newt Gingrich, uno dei nomi nella rosa di segretario di Stato di Donald Trump, che ha definito Fidel Castro un «tiranno»: «In nessuna circostanza il presidente, il vice presidente o il segretario di stato dovrebbero partecipare» ha ammonito su Twitter. Alla fine la Casa Bianca ha deciso di non inviare una delegazione ufficiale: ai funerali ci sarà il consigliere di Obama Ben Rhodes e l'incaricato d'affari americano a Cuba Jeffrey DeLaurentis. Assente anche Putin, che invia Vyacheslav Volodin, uno dei suoi alleati. Una decisione che sembra mostrare come Cuba sia scesa nella scala delle preferenze di Mosca, proiettata ora verso il Medio Oriente, l'Asia e l'Europa Centrale. Le assenze non faranno mancare a Fidel il calore del suo popolo, che sfila silenzioso in tutta l'isola per rendergli omaggio. A L'Avana la cerimonia della firma dei registri della rivoluzione si è chiusa. L'appuntamento è ora per l'ultimo vero addio a Plaza de la Revolucion, dove nelle prossime ore si terrà una manifestazione prima che le ceneri di Fidel lascino la capitale verso Santiago de Cuba. Un tragitto di 1.000 chilometri che si chiuderà al cimitero di Santa Ifigenia, uno dei piu‹antichi di Cuba, dove i resti del Lider Maximo saranno sepolti. La sepoltura sarà preceduta da una manifestazione pubblica il 3 dicembre a Plaza Antonio Maceo, inaugurata dallo stesso Fidel nel 1991.

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