Eurobarometro, cresce la fiducia nel Parlamento Ue: in Italia +6% E un europeo su due chiede un ruolo più forte. Priorità: lotta a terrorismo e povertà

Il presidente dell'Europarlamento, Antonio Tajani
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Mercoledì 18 Ottobre 2017, 10:00 - Ultimo aggiornamento: 19 Ottobre, 11:35

Il 36% dei cittadini italiani ha un’immagine positiva del Parlamento europeo - superiore alla media europea (33%) - facendo segnare una decisa risalita (+6%) rispetto alle rilevazioni del 2016, mentre il 35% degli intervistati mantiene un giudizio neutro. Parallelamente, scende la percentuale di coloro che hanno una percezione negativa: dal 32% al 24%, con un calo di ben 8 punti. Sono i dati diffusi dall'Eurobarometro di Bruxelles, che Il Messaggero.it può anticipare in esclusiva.

Quasi la metà degli italiani, sottolinea il report dell'Unione,  chiede un ruolo più forte del Parlamento europeo (47%), in crescita di 3 punti rispetto a un anno fa. Oltre la metà dei cittadini italiani (52%) - a fronte del 55% della media Ue - sono interessati all’appuntamento delle elezioni europee del 2019. 
 

 


In linea con il precedente sondaggio Eurobarometro, inoltre, i cittadini europei continuano a manifestare un sentimento di vulnerabilità e insicurezza, legato essenzialmente a quattro fenomeni percepiti come «minacce»: terrorismo (58%), disoccupazione (43%), povertà ed esclusione (43%) e immigrazione (35%). Seguono il cambiamento climatico (23%), il fondamentalismo religioso (23%), il crimine organizzato (22%), i conflitti armati (21%), gli estremismi politici (20%), epidemie (10%), cyber-attacchi, dumping sociale e privacy (ognuno al 9%). 

Tra le tematiche cui l'Europarlamento dovrebbe dare la precedenza legislativa, al primo posto la lotta contro la povertà e l'esclusione sociale (41%) alla pari con la lotta al terrorismo. La lotta alla disoccupazione giovanile è però ben al 43% nelle risposte dei cittadini italiani, come aspettativa dalle istituzioni europee. Quanto ai valori che Bruxelles deve impegnarsi a difendere, al primo posto i diritti umani (56%), seguiti dalla libertà di parola (34%), la parità uomo-donna (32%).

Di dati «positivi e incoraggianti» parla il presidente del Parlamento Europeo, Antonio Tajani. «Il sondaggio indica che la fiducia nel Parlamento europeo e nel nostro lavoro continua a crescere, con i risultati migliori registrati dal periodo pre-crisi», sottolinea.

«La maggioranza dei cittadini vede sempre di più l’Ue e le sue istituzioni come attori imprescindibili per rispondere alle loro preoccupazioni, a cominciare dalla lotta al terrorismo, al governo dei flussi migratori o alla disoccupazione giovanile - osserva ancora Tajani - Non possiamo cullarci sugli allori. In alcuni Paesi non tutti i dati sono soddisfacenti. Dobbiamo proseguire l’azione per riavvicinare l’Europa ai suoi popoli, continuando ad ascoltarli e a fornire loro soluzioni efficaci».
«I cittadini chiedono un’Europa più politica e democratica, dove a decidere sono i rappresentanti che hanno eletto, e non i funzionari.  Per questo, vogliono che il Parlamento rafforzi il suo ruolo, anche nel dibattito sull’avvenire dell’Unione».

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