Esercito, Natale all’estero per 4mila soldati: il generale: «Orgoglioso di ciò che avete fatto»

Esercito, Natale all’estero per 4mila soldati: il generale: «Orgoglioso di ciò che avete fatto»
di Elena Panarella
2 Minuti di Lettura
Martedì 26 Dicembre 2017, 17:06 - Ultimo aggiornamento: 27 Dicembre, 12:43
Continua senza sosta, anche durante le festività natalizie, l’impegno di migliaia di uomini e donne dell’Esercito, che operano lontano dai propri affetti, in differenti contesti, sia in Italia sia in 21 Paesi esteri, per contribuire alla sicurezza del nostro Paese.

In particolare, l’Esercito conta attualmente 18.000 militari di cui oltre 7.000 impegnati costantemente all’interno dei nostri confini nazionali nel presidiare il territorio e le principali aree metropolitane con l’Operazione “Strade Sicure”, in concorso alle Forze dell’Ordine. Altri 4.000 soldati sono schierati all’estero, nell’ambito di missioni internazionali a guida Nato, Onu o Unione Europea, con compiti di cooperazione allo sviluppo e sostegno ai processi di ricostruzione delle aree più martoriate del mondo. Libano, Afghanistan e Iraq (dove l’Italia ha partecipato alla coalizione anti Daesh con un contingente militare che in termini di uomini e mezzi impiegati è il secondo al mondo, dopo quello degli Stati Uniti d’America), tanto per citare i contingenti dell’Esercito numericamente più consistenti, come anche Somalia e Mali, dove i militari italiani addestrano le forze di sicurezza locali e in Kosovo dove, peraltro, l’Italia detiene la leadership della missione dal 2013.

A questi 11.000 militari impiegati in Operazione, vanno aggiunti altri 7.000 soldati in prontezza. Il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, Generale di Corpo d’Armata Danilo Errico, nel consueto video messaggio natalizio, diffuso sull’account Facebook e sulle altre piattaforme social e web di Forza Armata, ha rivolto il proprio augurio a tutto il personale, militare e civile, in servizio e non, di ogni ordine e grado. Durante il suo intervento ha poi sottolineato «sono orgoglioso di ciò che avete fatto e in particolare di come avete assolto tutti i compiti che ci sono stati assegnati, sempre in silenzio con il consueto impegno e senso del dovere, senza mai lesinare energie e fedeli al giuramento prestato».  
© RIPRODUZIONE RISERVATA