El Chapo intervistato da Sean Penn durante la sua latitanza: «Progettava film sulla sua vita»

El Chapo intervistato da Sean Penn durante la sua latitanza: «Progettava film sulla sua vita»
4 Minuti di Lettura
Domenica 10 Gennaio 2016, 09:24 - Ultimo aggiornamento: 15 Febbraio, 19:36

Il regista e attore americano Sean Penn è indagato per avetr incontrato segretamente il barone della droga messicano 'El Chapo' prima del suo arresto per una intervista, la prima dopo tanti anni, apparsa online sulla rivista Rolling Stones. Nell'intervista, organizzata dall'attrice messicana Kate Del Castillo, che ha interpretato una drug queen messicana in una nota soap opera, Penn racconta che il boss del cartello di Sinaloa, considerato il più grande narcotrafficante del mondo, voleva far girare un film sulla sua vita.

Guarda l'intervista

Il procuratore generale del Messico, Arely Gomez, conferma che 'El Chapò stava progettando un film autobiografico ed aveva quindi contattato attori e produttori. Guzman ha quindi accettato di essere intervistato durante la latitanza. 

Le autorità messicane hanno dunque aperto un'indagine contro l'attore americano Sean Penn per aver intervistato il boss del narcotraffico Joaquin «El Chapo» Guzman mentre era latitante. Indagata anche l'attrice messicana Kate del Castillo che, come ha raccontato lo stesso Penn, ha aiutato l'attore americano ad organizzare l'intervista nel covo segreto del capo del cartello della droga di Sinaloa. Lo riferisce la rete televisiva americana Abc, citando fonti del governo messicano. Il dipartimento di Giustizia americano non ha voluto commentare la vicenda, nè dire se sia stata proprio l'intervista a portare le autorità messicane sulle tracce del narcotrafficante super ricercato. L'intervista a Guzman è apparsa oggi sulla rivista Rolling Stone. Accompagnata da un video, è stata effettuata durante un incontro di sette ore con il boss della droga, cui sono seguiti dei contatti telefonici. E il narcotrafficante ha dato il suo via libera al testo, senza apportarvi mutamenti, prima che fosse pubblicato.

Penn ha rivelato che la Castillo era in contatto con El Chapo per poter fare un film sulla vita del boss. L'attore americano ha anche detto di essere stato avvertito che la Dea, l'agenzia americana antidroga, era al corrente del suo progetto. Per questo motivo Penn non è partito per il Messico in aereo ma, ha raccontato lui stesso, si è nascosto nel bagagliaio dell'auto di un amico che lo ha portato fino ad una macchina noleggiata che lo aspettava. L'intervista, nella quale sono stati cambiati alcuni nomi di persone e località, è apparsa oggi sulla rivista americana, due giorni dopo la cattura di Guzman da parte delle forze messicane. El Chapo, che potrebbe essere presto estradato negli Stati Uniti, era evaso in luglio dal carcere di Altiplano vicino a Città del Messico. Ora è stato rinchiuso nello stesso penitenziario.


Nell'intervista segreta concessa all'attore Sean Penn, il boss messicano racconta anche che aveva mandato per tre mesi degli ingegneri in Germania perchè imparassero come evitare problemi scavando il lungo e profondo tunnel attraverso cui il boss è evaso da una prigione di massima sicurezza. Nella stessa intervista, raccolta in una radura nella giungla in cima ad una montagna in una località segreta del Messico, 'El Chapo' si vanta anche di essere il più grande fornitore di droga del mondo. «Sono quello che vende più eroina, metamfetamine, cocaina e marijuana al mondo», si vanta El Chapo suo 'business' inell'intervista esclusiva . «Ho una flotta di sottomarini, aerei, camion e barche», ha proseguito il boss che ha persino chiesto all'attore se negli Usa il nome di El Chapo fosse famoso. Parlando della violenza insita nel business degli stupefacenti ha persino tentato di giustificarsi. «Io cerco solo di difendermi. Non attacco mai briga per primo». 

Tra i tanti temi toccati nell'intervista esclusiva di Sean Penn al boss della droga El Chapo, c'è anche Donald Trump. A ottobre, dopo le esternazioni del candidato repubblicano contro gli immigrati messicani, era uscita la notizia che il super boss di Sinaloa aveva offerto una taglia da cento dollari per la testa del milionario, vivo o morto. «Gli ho chiesto di Trump», ha raccontato Penn. «Lui mi ha sorriso e poi ha esclamato, 'Ah! Mi amigo!».

L'incontro tra Sean Penn e il barone della droga messicano El Chapo, avvenuto lo scorso 2 ottobre, è durato sette ore ed è avvenuto in una zona della giungla nello stato messicano di Durango, al confine con Sinaloa. Secondo quanto raccontato dall'attore americano alla rivista Rolling Stone che ha pubblicato la sua intervista esclusiva con tanto di foto della loro stretta di mano, i due hanno «mangiato, bevuto e parlato» circondati dalle guardie del corpo del boss.

«Sono convinto che la Dea (l'agenzia anti-droga americano) e le autorità messicane seguissero ogni mio movimento in Messico», confessa lo stesso Penn nell'introduzione alla sua intervista esclusiva al boss della droga messicano El Chapo. «Nel momento in cui sono atterrato, sono diventato sospettoso di tutto», ha aggiunto l'attore rivelando che durante la preparazione dell'intervista era costretto «a usare telefonini una sola volta e poi bruciarli, indirizzi email anonimi, messaggi criptati».


 

© RIPRODUZIONE RISERVATA