Tutankhamon, scontro tra egittologi sulle stanze segrete nella tomba: il ministro alle antichità assicura nuove ricerche

Tutankhamon, scontro tra egittologi sulle stanze segrete nella tomba: il ministro alle antichità assicura nuove ricerche
di Antonio Bonanata
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Lunedì 9 Maggio 2016, 16:04 - Ultimo aggiornamento: 10 Maggio, 13:21
Esistono delle stanze segrete nella tomba del faraone Tutankhamon o si tratta solo di leggende? La questione continua a dividere gli esperti ed anche lo scorso weekend si è assistito all’ennesima puntata dello scontro: durante una conferenza tenutasi al Cairo la fazione di egittologi capeggiata dall’ex ministro alle antichità Zahi Hawass ha ribadito la netta contrarietà a questa ipotesi; dall’altra parte, schierati per la prosecuzione delle ricerche, l’archeologo Nicolas Reeves ed altri colleghi, convinti che in quegli ambienti non tutto sia venuto alla luce.
Le posizioni divergono anche su come sono state condotte le ricerche: Hawass ha detto che il progetto manca di ogni base scientifica, rigettando in pieno la tesi che le fantomatiche stanze si trovino dietro la tomba di Tutankhamon e nascondano il sarcofago della regina Nefertiti, tra le figure più leggendarie nella storia dell’antico Egitto. Ma c’è chi, sicuro dell’esistenza di questi ambienti, ha promosso nuove esplorazioni tramite la scansione radar. «In tutta la mia carriera – ha dichiarato l’ex ministro egiziano – non ho mai fatto nessuna scoperta grazie a questa metodologia», suggerendo poi che la tecnologia dovrebbe essere meglio impiegata per studiare i locali esistenti, noti per contenere camere sigillate.
Nicolas Reeves ha rilanciato la tesi lo scorso anno. I risultati preliminari di successive scansioni suggerivano che la tomba contesse due cavità oltre il muro, con tracce di metalli e materiale organico rinvenute sulla parete nord e quella ovest. «Cercavo la dimostrazione che mi dicesse che il mio assunto iniziale era sbagliato – ha commentato l’egittologo inglese – ma non ho trovato nulla in tal senso. Ho invece rinvenuto indizi sempre più numerosi su qualcosa che si nasconde nella tomba di Tutankhamon». L’obiettivo della conferenza del Cairo era quello di dare più ampio rigore scientifico a ciò che, finora, ha rappresentato soltanto un’ipotesi allettante nelle ultime esplorazioni del sito archeologico: da qui il confronto, a volte anche aspro, tra opinioni contrarie.
L’attuale ministro egiziano alle antichità, Khaled el-Anani, presente al dibattito, ha chiarito che le scansioni radar dovrebbero proseguire, in linea con le raccomandazioni del "comitato" che propende per l'esistenza di locali segreti; ma non autorizzerà indagini sul posto fino a quando non sarà sicuro “al 100 per cento” che dietro quei muri c’è davvero una cavità. Il ministro el-Anani è tuttavia favorevole all’utilizzo delle più moderne tecnologie, indispensabili per la scoperta di fantomatiche stanze segrete, che secondo l’egittologo inglese potrebbero contenere la tomba della regina Nefertiti.
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