Egitto, aereo caduto, al-Sisi a Sharm:
«Noi non nasconderemo nulla»

Egitto, aereo caduto, al-Sisi a Sharm: «Noi non nasconderemo nulla»
di Elena Panarella
3 Minuti di Lettura
Sabato 21 Novembre 2015, 10:49 - Ultimo aggiornamento: 12 Novembre, 09:07
«Noi non nasconderemo nulla» sulla tragedia dell’aereo russo in Sinai e «annunceremo con trasparenza i risultati dell’inchiesta». Lo ha detto il presidente egiziano Abdel Fattah al Sisi giunto a Sharm. «L’Egitto è stabile e sicuro, utilizzeremo tutti i nostri sforzi per proteggervi, siete i benvenuti qui da noi», dice il presidente rivolgendosi ai turisti. «La sicurezza degli aeroporti egiziani era stata rivista nei mesi scorsi e la decisione russa di sospendere i voli prima che venga chiarita la causa del crollo del suo aereo va contro gli interessi di tutti», ha aggiunto. «Le luci di Sharm el-Sheikh e Hurghada non verranno spente fino a quando qui ci saranno egiziani», ha proseguito al-Sisi affermando che il suo governo sosterrà il settore del turismo. «Sullo schianto dell’aereo russo in Sinai i media Usa e Gb hanno diffuso una immagine negativa del Paese - spiega il ministro del Turismo egiziano Hisham Zaazou - hanno dipinto scenari che ancora non sono stati dimostrati, quando scrivono di un atto terroristico o della possibile bomba a bordo dell’aereo».



La crisi economica Il ministro Zaazou ha annunciato un «piano del governo per rilanciare il settore del turismo e per far fronte alla crisi attuale nel settore, dopo le notizie negative pubblicate dai alcuni media occidentali, in particolare britannici e americani l’Egitto rischia di perdere 2,2 miliardi di sterline egiziane, pari a oltre 260 milioni di euro». Il «governo ha sbloccato 5 milioni di dollari da destinare al ministero del turismo per sostenere il settore con campagne mirate a trasmettere una immagine vera dell’Egitto all’estero», ha precisato Zaazou, augurandosi che la «crisi sarà risolta e che Londra e Mosca ritornino sui loro passi e permettano il rientro in Egitto dei turisti da questi Paesi». Il ministro ha infine aggiunto che «sono in corso contatti con Paesi amici come l’Italia e la Germania che invece non hanno applicato misure dopo la tragedia». E ha poi precisato che «l’area dei resort del Mar Rosso come Hurghada, Marsa Alam, Safaga e Quseir, oltre ai resort del Sinai di Sharm el-Sheikh, Dahab, Taba, e la zona di Nuweiba, Luxor e Aswan, sono aperte al turismo. Le crociere sul Nilo sono operative oggi come ogni settimana, gli hotel sul Mar Rosso sono aperti e operativi come sempre».



I rientri Intanto i turisti russi rimpatriati finora con voli speciali dall’Egitto sono in totale 45.000. Lo fa sapere il vice premier russo, Arkadi Dvorkovich. Il sei novembre, quando Putin ha deciso di sospendere i voli russi in Egitto, nel paese nordafricano c’erano circa 80.000 turisti russi.



Le indagini «L’Egitto ha accettato la richiesta degli investigatori Usa di partecipare alle indagini sullo schianto dell’aereo nel Sinai». Lo ha detto il ministro degli Esteri egiziano, Sameh Shoukry, alla Cnn. L’ok del Cairo quindi significa che gli investigatori Usa potranno avere accesso ai rottami dell’aereo e ai motori. La National Transportation Safety Board (Ntsb) sta comunque aspettando informazioni precise su quando e dove i motori dell’aereo saranno portati prima di poter inviare investigatori. I motori dell’aereo in questione sono stati costruiti dall’americana Pratt&Whitney. «L’Egitto ha già accettato la richiesta degli investigatori americani associati ai produttori dei motori per far parte della squadra investigativa e sono liberi di inserire qualsiasi consulente che ritengono necessario», ha spiegato il ministro Shoukry. L’accesso ai rottami potrebbe segnare un significativo sviluppo nelle indagini, permettendo ai funzionari americani - che finora si sono affidati all’intelligence per determinare cosa sia successo all’aereo - di vedere la prova fisica che hanno bisogno per fornire un’ipotesi più certa di cosa sia realmente accaduto a bordo dell’aereo.
© RIPRODUZIONE RISERVATA