Egitto, attentato alla moschea in Sinai: «Terroristi sventolavano bandiera dell'Isis»

Egitto, attentato alla moschea in Sinai: «Terroristi sventolavano bandiera dell'Isis»
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Sabato 25 Novembre 2017, 12:29 - Ultimo aggiornamento: 26 Novembre, 19:17

I terroristi che venerdì hanno ucciso 305 persone nella mosche sufi di al Rawdah, in Egitto, sventolavano «la bandiera dell'Isis». Lo riferisce un comunicato della Procura generale egiziana che cita il Dipartimento della sicurezza del Sinai settentrionale. Il commando era composto da 25-30 uomini, arrivati «a bordo di cinque vetture 4x4», precisa la nota. Alcuni di loro sono stati uccisi dalle forze armate nel blitz successivo all'attentato.

Il bilancio aggiornato delle vittime parla di 305 morti, di cui 27 bambini, e 128 feriti. Pur se inferiore, il bilancio è simile a quello della strage di Mogadiscio dell'ottobre scorso che, con i suoi 358 morti, è stata una delle più sanguinose al mondo degli ultimi anni.

 

 

«L'attacco è iniziato quando un ordigno è esploso in un edificio adiacente alla moschea e uomini armati hanno sparato ad fedeli mentre scappavano»: questa la ricostruzione dell'attacco data dai testimoni oculari. «Gli assalitori hanno effettuato un'imboscatà e aperto il fuoco sulle ambulanze che trasportavano i feriti ad Al Arish prima dell'arrivo delle forze di sicurezza», aggiunge la Cnn. Si tratta dell'attentato con più morti nella storia moderna dell'Egitto.

Il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi ha intanto ordinato la costruzione di un mausoleo in memoria delle vittime dell'attacco con un comunicato, nel quale però non viene precisato dove sorgerà, né chi sarà incaricato della sua costruzione.

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