Ha problemi psichiatrici, i servizi sociali
le praticano un cesareo forzato per toglierle la figlia

Ha problemi psichiatrici, i servizi sociali le praticano un cesareo forzato per toglierle la figlia
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Domenica 1 Dicembre 2013, 15:17 - Ultimo aggiornamento: 3 Dicembre, 07:56
La sua bambina le stato tolta dai servizi sociali, anzi rimossa con forza dal suo grembo mediante un taglio cesareo, autorizzato da un giudice. È accaduto nell'estate del 2012 ad un'italiana in viaggio di lavoro nel Regno Unito, secondo quanto riferisce il 'Telegraph'. La donna, secondo le autorità locali, aveva problemi psichiatrici.



Prelevata dal grembo materno. Le autorità locali, secondo quanto riferisce l'edizione on-line del Telegraph, hanno assicurato di aver agito nell'interesse della madre, in quanto la donna aveva problemi psichiatrici. La bambina, che ora ha 15 mesi, è sotto la tutela dei servizi sociali britannici. Per agire nei confronti della donna i Servizi sociali dell'Essex hanno ottenuto un permesso dell'Alta Corte, che ha consentito loro di far sedare la giovane e prelevare il bimbo dal suo grembo.



Un caso «senza precedenti», denunciano i legali della donna. I servizi sociali inglesi non hanno consultato in anticipo né la famiglia della donna, né coinvolto i servizi sociali italiani, che avrebbero dovuto prendersi cura eventualmente del bimbo dopo la nascita. I servizi sociali britannici rifiutano di restituire la bambina alla madre, anche se la donna sostiene che ora sta bene. I giudici britannici hanno stabilito che il bambino dovrà essere dato in adozione per il rischio che la donna possa subire una ricaduta.



Il caso sollevato anche in Italia. Secondo quanto riportato dal quotidiano britannico, il caso è stato sollevato anche davanti ai giudici italiani, che hanno messo in discussione il motivo per cui questo procedimento sia stato applicato al figlio di un cittadino italiano con «residenza abituale» in Italia.



Il tribunale di Milano. «Più che una vicenda reale sembra un film dell'orrore». Fabio Roia, presidente di sezione al tribunale di Milano, trova «assurdo» quanto capitato nel Regno Unito alla donna italiana con problemi psichiatrici che - secondo il Telegraph - sarebbe stata prima sottoposta a un parto cesareo forzato con l'autorizzazione di un giudice e poi privata della sua bambina da parte dei servizi sociali. «È un atto di una violenza estrema, un fatto senza precedenti. In Italia non sarebbe mai potuto accadere» assicura il magistrato, secondo il quale «è stato violato il diritto alla tutela della salute di una pazienta psichiatrica». Nel nostro Paese una donna incinta con problemi psichiatrici «sarebbe stata sottoposta a trattamento sanitario obbligatorio sino alla nascita naturale della bambina. Poi il tribunale dei minori avrebbe valutato la sua idoneità ad essere madre ed eventualmente disposto l'adozione». «Di solito in casi del genere in Italia - aggiunge Roia - si prevede un periodo di pre-adozione, una sorta di affido, e, quando il quadro si è stabilizzato, si valuta l'adeguatezza genitoriale e, se è il caso, si dispone l'adozione». Adozione che è irrevocabile «perchè allora prevale l'interesse del bambino».



Il console italiano. Le autorità italiane a Londra sono al corrente della vicenda. «A suo tempo - ha commentato all'Ansa il Console generale d'Italia, Massimiliano Mazzanti - la signora non ritenne di attivare il consolato, decidendo di rientrare in Italia e di affidarsi al tribunale di Roma».