A 16 anni segna il touchdown e muore: è il secondo caso in 10 giorni

Dodi Soza
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Lunedì 14 Ottobre 2013, 12:43 - Ultimo aggiornamento: 15 Ottobre, 15:27
Morire a soli 16 anni dopo aver segnato un touchdown. E’ l’atroce destino toccato a un giocatore di football americano della squadra scolastica Downey High della città di Lynwood, in California. Dodi Soza, questo il nome del giovane, si era accasciato al suolo perdendo conoscenza dopo aver incrementato lo score, durante una partita giocata giovedì scorso. Poche ore fa, il Long Beach Memorial Hospital, clinica dove era stato ricoverato, ne ha dichiarato il decesso.



Il portavoce dell’ospedale non ha comunicato la causa del decesso. L’accaduto ha scosso la comunità della città. Una folla di compagni di scuola, di parenti e di amici, durante la notte si era riunita in veglia per pregare per Soza, di fronte alla Downey High. Il sindaco di Lynwood, Mario Guerra, si è unito al cordoglio dopo aver pubblicato su Twitter un commento: «Uniamoci tutti nella preghiera per ricordare uno di noi».



L’ufficio del coroner ha emesso un comunicato in cui dichiara che saranno condotte indagini per chiarire quale possa essere stata la causa del decesso. «La legge federale sulla privacy proibisce la divulgazione della causa di una morte», ha dichiarato la portavoce dell’ospedale Rochele Steele al canale televisivo di Los Angeles, Ttla 5. Il ragazzo si era accasciato al suolo dopo aver marcato per la sua squadra esattamente alle 15:24 di giovedì scorso. Cinque minuti dopo, i paramedici dei vigili del fuoco della Contea di Los Angeles erano intervenuti per trasportarlo al St. Francis Medical Center. Da lì Soza era poi stato trasferito al Long Beach Memorial.



Le circostanze della sua morte sono state molto simili a quelle di un giocatore di football del Kansas, morto una decina di giorni fa: Andre Maloney, giocatore della Shawnee Mission West High School, dopo aver siglato un touchdown in una partita giocata il 3 ottobre scorso, aveva sbandato ed era stramazzato al suolo perdendo conoscenza. Nonostante il pronto intervento del personale paramedico, era morto il giorno dopo.
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