De Blasio sindaco di New York, a Brooklyn comincia la festa

De Blasio sindaco di New York, a Brooklyn comincia la festa
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Mercoledì 6 Novembre 2013, 04:22
dal nostro inviato Flavio Pompetti

NEW YORK - I giochi sono fatti e la festa sta per cominciare.

I seggi erano ancora aperti quando la gente ha cominciato a mettersi in fila davanti al massiccio palazzo dell'Armony, quartier generale del campo di De Blasio. Molti sono venuti immediatamente dopo aver votato, e ora aspettano fiduciosi l'esito dell'urna. Si scherza, l'euforia è palpabile. Non si vedeva tanta gente di colore affollare queste strade della boreghesia bianca di Brooklyn, né ricordo di averne viste ad altre celebrazioni politche della città di New York , tranne 24 anni fa, alle elezioni di Dinkins, che era un sindaco nero. La Townhouse della famiglia De Blasio è a pochi islati di distanza, questa è casa loro, e gli amici hanno solo dovuto attraversare la strada per venire a celebrare.



Chi ha voluto togliersi la curiosità e passare al quartiere generale di Lhota, al centro di Manhattan, racconta di musi lunghi e poche persone in sala. Il conto delle schede potrebbe essere questione di minuti, come è già successo per il voto governatoriale del New Jersey, dove il distacco tra il repubblicano che già occupava la poltrona, Cristie, e la sua sfidante democratica era così grande che ha permesso alle reti televisive di aggiudicare la vittoria un minuto dopo la chiusura dei seggi, sulla base dei soli exit poll.



La fila si allunga, ormai circonda il "block" per circa 400 metri. Ci saranno almeno 5000 persone, e d'altronde i biglietti erano già esauriti un giorno fa. Le macchine che ci passano accanto strombazzano in segno di approvazione. Passa perfino una Fiat 500 color crema di vecchia generazione, che qualche appassionato deve aver tenuto in naftalina. La presenza della polizia è minima e discreta, e d'altronde non c'è nessuna tensione nell'aria.



Di fianco una donna di colore, 60 anni, sua figlia ha fatto lo stesso liceo tecnico nel quale oggi studia Dante, il figlio 16enne di Bill. Nelle ultime settimane ha offerto lavoro volontario alla campagna elettorale, dice che si è entusiasmata come quando era in corsa Obama alla Casa Bianca, e che lei ha seguito De Blasio con lo stessa carica di simpatia e speranze con le quali ha visto sorgere l'astro dell'attuale presidente. "Ha l'aria di un Kennedy redivivo - dice con un sorriso - La sua famiglia è la Kamelot dei nostri giorni". Obietto che siamo in una fase di facili promesse, le chiedo se non è in fondo delusa da Obama dopo 6 anni di tante promesse disattese. Risponde: "Lasciamo stare tutto il resto, e consideriamo la faccia: quella di De Blasio è aperta, è bella. Non mi sarei mai rassegnata a guardare il grugno di Lhota per altri 4 anni".
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