Datagate, Berlino: spionaggio è reato e va punito. Nsa: Obama non sapeva

Datagate, Berlino: spionaggio è reato e va punito. Nsa: Obama non sapeva
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Domenica 27 Ottobre 2013, 18:33 - Ultimo aggiornamento: 28 Ottobre, 07:34

No comment, questa la laconica risposta degli Usa alle ultime, incredibili rivelazioni del settimanale tedesco Der Spiegel sullo scandalo Datagate. «Non abbiamo intenzione di commentare pubblicamente ogni specifica presunta attività da parte dell'intelligence», ha detto all'Ansa, Caitlin Hayden, portavoce del National Security Council della Casa Bianca. Una risposta secca a cui Berlino risponde in modo altrettanto perentorio: «Lo spionaggio è un reato e chi lo pratica deve risponderne davanti alla giustizia», ha detto il ministro dell'Interno tedesco, Hans-Peter Friedrich.

«Raccogliamo informazioni come tutti». «Quanto alla nostre regole, abbiamo chiarito che gli Usa raccolgono all'estero informazioni dello stesso tipo di quelle raccolte da tutte le altre Nazioni», ha aggiunto.

Il capo della Nsa: mai discusso con Obama. Il direttore della Nsa, Keith Alexander «non ha discusso con il presidente Obama nel 2010 un'operazione di presunta raccolta dati d'intelligence straniera che abbia coinvolto Angela Merkel, né ha mai discusso presunte operazioni che coinvolgano il Cancelliere. Notizie che sostengono il contrario non sono vere», ha reso noto la portavoce della Nsa, Vanee Vines riferendosi alle ultime rivelazioni della tedesca Bild.

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