Strage di Dacca, la Farnesina sul sito Viaggiare sicuri: «Non si possono escludere altri atti ostili»

Strage di Dacca, la Farnesina sul sito Viaggiare sicuri: «Non si possono escludere altri atti ostili»
2 Minuti di Lettura
Lunedì 4 Luglio 2016, 16:31
«In considerazione della presenza nel Paese di formazioni di ispirazione jihadista, non si può escludere il rischio di possibili ulteriori atti ostili». Lo sottolinea la Farnesina nel sito Viaggiare sicuri, raccomandando agli italiani a Dacca la «massima prudenza, in particolare nei luoghi abitualmente frequentati da stranieri e di limitare gli spostamenti, soprattutto a piedi, allo stretto necessario».

L'unità di crisi della Farnesina aveva già da tempo avvisato i connazionali tramite il sito Viaggiare sicuri sul progressivo deteriorarsi della situazione di sicurezza del paese e sul rischio di possibili ulteriori atti ostili. E, nell'avviso aggiornato oggi, ricorda che «nel corso del 2015 e del 2016 si sono registrati attacchi contro stranieri organizzati da gruppi armati terroristi di ispirazione jihadista. Il primo luglio 2016 un gruppo di terroristi ha attaccato il ristorante Holey Artisan Bakery a Dacca, nel quartiere di Gulshan, provocando la morte di nove connazionali e di diversi altri stranieri. Tale gravissimo episodio fa seguito ad altri tre attacchi contro stranieri che hanno avuto luogo nel 2015, il 18 novembre contro un connazionale nella città di Dinajpur nel nord del Paese, il 3 novembre contro un cittadino giapponese, nel distretto di Rangpur, ed il 28 settembre, a Dacca, nel quartiere di Gulshan, contro un connazionale che ha perso la vita».

«Si raccomanda ai connazionali presenti a Dacca e nel resto del Paese un comportamento vigile e ispirato alla massima prudenza, in particolare nei luoghi abitualmente frequentati da stranieri, e di limitare gli spostamenti, soprattutto a piedi, allo stretto necessario. Durante le festività religiose locali si raccomanda inoltre di elevare il livello di attenzione, evitando, ove possibile, i luoghi di ritrovo, specie se privi di dispositivo di sicurezza».

«Sono fortemente sconsigliate - si legge infine nell'avviso - le zone di frontiera, la regione delle Chittagong Hill Tracts, dove vi è tensione tra le diverse etnie e sono presenti bande di trafficanti di armi e di droga; la visita di queste aree è, comunque, permessa solo su autorizzazione apposita previa richiesta presentata almeno 10 giorni prima alle autorità del Bangladesh».
© RIPRODUZIONE RISERVATA