Usa, Ted Cruz trionfa in Iowa grazie a una campagna vecchia maniera: lettere, volantini e telegrammi

Alcuni dei materiali ricevuti dagli elettori dell'Iowa da parte di Ted Cruz e pubblicati sul sito Vocativ.com
di Giulia Aubry
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Martedì 2 Febbraio 2016, 14:04 - Ultimo aggiornamento: 15:29
Mentre tutto il mondo (non statunitense) si stupisce per la vittoria del repubblicano Ted Cruz nel caucus dell'Iowa, i cittadini americani non sembrano per nulla sorpresi. Mentre media e analisti politici internazionali concentravano la propria attenzione e i propri sforzi sulle dichiarazioni del miliardario Donald Trump o, slla sponda democratica, sullo scandalo delle mail di Hillary Clinton, il 46enne figlio di un immigrato cubano e di un'americana di origini irlandesi e italiane era impegnato in una delle più invasive (e invadenti) campagne elettorali a colpi di e-mail ma anche - e soprattutto - di corrispondenza massiva tradizionale.

Sin dallo scorso mese di novembre, infatti, i cittadini del piccolo stato dell'Iowa (e non solo) si sono visti recapitare nella propria cassetta postale qualsiasi tipo di comunicazione da parte del battagliero senatore del Texas. Nulla di diverso da quanto fanno molti candidati in campagna elettorale, apparentemente. Ma la quantità e la tipologia, sia del virtuale sia del cartaceo, sono una novità assoluta.

Se infatti Obama ha vinto due tornate elettorali anche grazie alla sua strategia di mailing, utilizzando nell'oggetto frasi coinvolgenti e dirette come "sei con me?", "è tutto nelle tue mani", "hey!", il candidato conservatore - sostenuto tra gli altri da Phil Robertson, star dell'improbabile trasmissione televisiva Duck Dynasty, trasmessa anche in Italia - è andato decisamente oltre. Come diffuso su molti social - e riassunto da uno dei giornalisti del sito statunitense di informazione Vocativ.com che ha pubblicato l'intero elenco di mail ricevute - le frasi scelte per la 'subject line' sono di ben altro tenore.  "Stanno venendo a prendermi", "Messaggio non consegnabile, ma deve raggiungerti", "Hanno attaccato i miei figli!", "Ho bisogno di te!", "Non c'è tempo: richiesta personale". Una sequenza davvero impressionante che sfrutta paure, paranoie e curiosità in un mix talmente affascinante da far dichiarare a Toby Fallsgraff, responsabile per la campagna via mail di Obama nel 2012, che si tratta di una «strategia davvero creativa e che non si era mai vista prima».

Una strategia che il candidato repubblicano che - secondo quanto si legge in queste ore sui social - scherza sull'opportunità di picchiare (ogni tanto) la propria moglie (e magari anche la Clinton), ha utilizzato anche con i servizi di posta tradizionale. Oltre ai formati creativi per distinguere la propria propaganda dalla tradizionale pubblicità che promette sconti ai supermercati e fantastiche offerte 3x2, Cruz ha utilizzato ogni possibile stratagemma. Finti assegni con tanto di cifra (75$) indicati in bella evidenza. Riproduzioni di documenti ufficiali che 'accusano' il ricevente di 'violazione elettorale' se non si recherà a votare.

Persino vere e proprie 'liste di proscrizione' con i nominativi di coloro che non hanno mai votato nei caucus precedenti. Il tutto su carta finto istituzionale, con scritte in rosso e timbri simil ufficiali. Stratagemmi che non sono passati inosservati visto che, nei giorni scorsi, Cruz è stato anche denunciato da alcuni cittadini per "pubblicità ingannevole" e "violazione della privacy". Sui social statunitensi di coloro che votano democratico o non amano Ted Cruz sono comparsi numerosi tweet che invitano (scherzosamente, ma non troppo) a non fornire mai il proprio indirizzo mail o quello di casa su siti o in occasioni pubbliche anche solo lontanamente riconducibili al senatore texano.

Di certo però la sua campagna, molto meno visibile nei circuiti mediatici principali, in Iowa ha funzionato. E anche se il repubblicano che si aggiudica il primo caucus difficilmente diviene il candidato alla presidenza, le sue critiche all'establishment e le sue strategie altrettanto "tradizionali" - la paura e la posta regolare - sembrano aver pagato. E ora anche il resto del mondo, non ancora subissato dalla sua corrispondenza massiva, ha imparato a conoscere il "molto" (qualcuno dice "ultra") conservatore Ted Cruz e quello che può fare. Soprattutto se gli fornite la vostra mail o l'indirizzo di casa.
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