Dacca, Cristian Rossi ucciso nel bar dopo aver rinviato la partenza. Lascia due gemelline di 3 anni

Cristian Rossi
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Sabato 2 Luglio 2016, 16:33 - Ultimo aggiornamento: 3 Luglio, 11:54

Cristian Rossi sarebbe dovuto ripartire per tornare in Italia giovedì, ma aveva telefonato per avvisare del ritardo nella partenza e della cena in cui poi ha trovato la morte insieme ad almeno altri otto italiani. Il 47enne era padre di due gemelline di soli 3 anni. Insieme agli altri amici si trovava in una saletta riservata del ristorante preso d'assalto dall'Isis.

 

La famiglia del 47enne manager friulano è stata avvertita stanotte dalla Farnesina che il congiunto era fra gli ostaggi poi stamani la triste notizia. «Stiamo vivendo un dolore immenso», ha affermato Fabio Tondat, fratello di Marco. Marco Tondat era nato a Spilimbergo (Pordenone), ma viveva a Cordovado. «Ci eravamo sentiti ieri mattina - ha riferito il fratello - doveva rientrare in Italia per le ferie e abbiamo concordato alcune cose, lo aspettavo per lunedì. Era un bravo ragazzo, intraprendente e con tanta voglia di vivere». Il fratello di Tondat ha quindi detto che Marco «era partito un anno fa, perchè in Italia ci sono molte difficoltà di lavoro e ha provato ad emigrare. A Dacca era supervisore di un'azienda tessile, sembrava felice di questa opportunità. A tutti voglio dire che quanto accaduto deve far riflettere: non è mancato per un incidente stradale. Non si può morire così a 39 anni».

«Un gran lavoratore, estremamente preciso e competente. Pronto a trovare sempre il lato positivo delle cose», lo ricordano gli ex colleghi. Per anni aveva lavorato per la Bernardi come buyer proprio in Bangladesh, dove aveva il compito di comprare la merce e seguire i fornitori. E proprio grazie all'esperienza maturata, quando il gruppo tessile friulano aveva cessato l'attività, si era messo in proprio avviando con un collega un'attività di importazione di capi di abbigliamento realizzati nelle fabbriche di Dacca per conto di aziende italiane del settore tessile. «Era una persona di spirito, anche nei momenti più difficili riusciva sempre a fare la battuta per sdrammatizzare le situazioni e fare gruppo», lo ricorda il segretario provinciale della Filcams Cgil di Udine, Francesco Buonopane, che aveva avuto modo di conoscerlo durante i delicati momenti della vertenza sindacale della Bernardi. «Il nostro cordoglio va a tutte le vittime del terrorismo e ancor di più alla famiglia Rossi a cui rivolgiamo un ideale abbraccio».

Il destino è stato inclemente anche con Adele Puglisi e Simona Monti, due delle altre vittime italiane della strage. Probabilmente la cena a cui ha partecipato era per salutare una sua amica, Nadia Benedetti, anche lei uccisa dai terroristi, prima di partire dal Bangladesh per la Sicilia. Il suo rientro a Catania era previsto tra stasera e domani, e suo fratello e i suoi amici si stavano organizzando per accoglierla. Simona Monti sarebbe dovuta partire stasera dal Bangladesh per tornare a Magliano Sabina, Comune di cui era originaria. 

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