L'allarme clima stavolta viene dal Pentagono. Il cambiamento climatico minaccia la metà delle 3.500 basi militari americane nel mondo. È quanto emerge da un rapporto del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti, diffuso sul web dal Center for Climate & Security, un think-tank climatico di Washington. Stando al documento, circa la metà dei siti militari è stata colpita da uno o più eventi meteo estremi legati al cambiamento climatico, dalla siccità al vento, dalle inondazioni alle temperature estreme. Il rapporto non contiene previsioni, ma si basa su informazioni raccolte con un'indagine di valutazione della vulnerabilità delle basi condotta online.
«Le risposte all'indagine - si legge nel documento - forniscono un quadro qualitativo preliminare delle attività attualmente interessate da gravi eventi meteorologici, ma anche un'indicazione sugli asset che possono essere colpiti dall'innalzamento del livello del mare in futuro». «I cambiamenti del clima possono potenzialmente modellare l'ambiente in cui operiamo e le missioni che ci viene richiesto di svolgere», prosegue il documento. «Se le condizioni meteorologiche estreme rendono inutilizzabili le nostre strutture critiche, o richiedono soluzioni alternative costose in termini di risorse economiche e di forza lavoro, si tratta di un impatto inaccettabile». Il dossier che appare in controtendenza rispetto allo scetticismo del presidente Usa Donald Trump sul cambiamento climatico, che però nei giorni scorsi ha annunciato di poter rivalutare il rientro nell'accordo di Parigi, purché questo venga cambiato.
Usa, Pentagono in controtendenza su Trump: «Il cambiamento climatico minaccia metà delle nostre 3.500 basi militari nel mondo»

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Giovedì 1 Febbraio 2018, 16:45
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di Alessandro Strabioli