Choc in Gran Bretagna, 15enni reclutati dagli jihadisti sui social network: «Non siete troppo giovani per morire»

Choc in Gran Bretagna, 15enni reclutati dagli jihadisti sui social network: «Non siete troppo giovani per morire»
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Mercoledì 13 Agosto 2014, 16:39 - Ultimo aggiornamento: 22:16

Giovani di 15 anni, nel pieno dell'adolescenza, nati e cresciuti in Europa, ma pronti a lasciare il proprio Paese per immolarsi in nome di Allah.

I servizi di intelligence britannica, come riporta il "Daily Mail", hanno scoperto infatti che i jihadisti dell'Isis, in Iraq, reclutano dei ragazzi tramite i social network e li spingono a unirsi a loro. Addirittura, in forum e pagine di estremisti islamici, vengono dati consigli di ogni tipo agli adolescenti britannici, fra cui dove trovare armi e come proteggersi dagli insetti nel clima torrido del Medio Oriente.

Un esempio agghiacciante è la conversazione su Ask.fm fra un combattente britannico dell'Isis, Abu Farris, e degli adolescenti.

Quando una ragazza diciottenne gli chiede se lei non sia troppo giovane per andare a combattere con l'Isis, lui le risponde: «Conosco sorelle più giovani di te. Ho sentito parlare di ragazzi di 16 anni venuti dal Regno Unito. Non sei troppo giovane».

Un altro ragazzo, 15enne, scrive invece di avere la «brutta sensazione di non poter fare la differenza lì e del fatto che la mia famiglia vorrebbe subito che io tornassi». Ma a queste obiezioni il jihadista risponde: «Siamo tutti fratelli qui. Fidati di me, non aver paura. 15 anni di età possono fare la differenza, quindi perché no».

E ancora, uno chiede addirittura se gli jihadisti stiano cercando qualcuno per eseguire gli infedeli che vengono catturati. Farris risponde semplicemente sì.

Pare che ci siano parecchi giovani cittadini britannici arruolati nelle squadre dell'Isis che assediano gli Yazidi che si sono rifugiati sul monte Sinjar. Tra questi c'è un gruppo di cinque amici di Portsmouth, uno dei quali è stato ucciso in combattimento. Si parla di un totale di 500 britannici che hanno "fatto hijrah", e sono cioè emigrati per andare a combattere nelle zone di guerra al fianco degli jihadisti.

Gli estremisti islamici spesso si servono di social network come Twitter, Ask.fm e Kik per lanciare messaggi.

Volantini a Oxford Street. «È iniziata l'alba di una nuova era». Con questo messaggio, stampato su poster e volantini, due sostenitori dell'Isil hanno invitato i passanti della centralissima Oxford Street a Londra a lasciare la Gran Bretagna per emigrare nel nuovo «califfato» proclamato da Abu Bakr al-Baghdadi. Scotland Yard, riporta il Daily Mail, ha aperto un'indagine per verificare se l'azione di propaganda abbia infranto le leggi anti terrorismo.

Si ritiene che i due sostenitori dell'Isil provengano da Luton e siano stati legati in passato agli imam radicali Anjam Choudary e Omar Bakri. Durante il volantinaggio, i due uomini sono stati avvicinati da una donna di religione musulmana che ha poi riferito di essere stata insultata con epiteti di stampo razzista.

I volantini, oltre ad annunciare la ricostituzione del «califfato» e la nomina di un «califfo», elencano sette regole da seguire per sostenere il neonato stato islamico. Si va dall'«obbedienza» dovuta al califfo al-Baghdadi, all'obbligo di seguire la sharia, la legge islamica, all'invito a «emigrare» nel califfato per «ricominciare» una nuova esistenza.

L'episodio, avvenuto ieri, è rimbalzato sui social network e ha spinto molti cittadini a chiamare la polizia. «Siamo stati informati, attraverso i social media, di questi volantini distribuiti nella zona di Oxford Street. Stiamo studiando il contenuto dei volantini per stabilire se siano stati comemssi dei reati», ha detto un portavoce di Scotland Yard.

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