L'inizio dell'udienza davanti alla Camera di Consiglio (un tribunale di prima istanza) è previsto alle 14 e si terrà probabilmente a porte chiuse. Assieme a Puigdemont compariranno in aula anche quattro ex membri del governo autonomo catalano: Toni Comin, Clara Ponsatí, Meritzell Serret e Lluis Puig. Lo scorso 6 novembre, sono stati tutti posti in libertà condizionata dal giudice d'istruzione, sulla base del mandato d'arresto europeo emesso dalla Spagna. Hanno l'obbligo di rimanere in Belgio ad uno stesso indirizzo e di presentarsi a tutte le convocazioni dell'autorità giudiziaria, ma possono comunicare liberamente con i media.
Dopo aver ascoltato le argomentazioni delle parti, il tribunale potrebbe decidere subito sull'estradizione, prendersi qualche giorno di riflessione (in genere sono una decina), o convocare i cinque catalani per una seconda volta. Una volta che la Camera di Consiglio avrà preso una decisione sull'estradizione, saranno possibili un ricorso in Appello e un altro in Cassazione. Secondo le regole del mandato europeo, il Belgio ha 60 giorni a partire dal 6 novembre per decidere se estradare Puigdemont e i suoi consiglieri, con una possibile estensione di altri 30 giorni. Una volta decisa, l'estradizione avviene entro dieci giorni.
Puigdemont, se sarà estradato dal Belgio, potrà disporre se lo richiederà di una cella individuale nel carcere di Estremera, vicino a Madrid, dove già sono detenuti 8 membri del suo Govern catalano destituito: lo precisa l'esecutivo di Madrid in una risposta ad una richiesta di informazioni della procura belga.
© RIPRODUZIONE RISERVATA