Il capogruppo del “Pdecat” di Carles Puigdemont, Carles Campuzano, ha denunciato il blitz della polizia spagnola oggi a Barcellona affermando che «cercano prove che non esistono» di una presunta malversazione per finanziare l'indipendentismo. Il giudice del tribunale supremo Pablo Llarena che conduce la maxi inchiesta sul “proces” indipendentista ha incriminato l'ex-presidente Puigdemont e diversi leader altri catalani per ribellione e malversazione.
Nove sono in carcere preventivo a Madrid. Il blitz, ha detto Campuzano, «è la dimostrazione molto evidente che la costruzione del giudice Llarena è debole perchè cercano prove che non esistono». «Violentano la legalità vigente per inventare reati che non ci sono» ha aggiunto. Il neo presidente catalano Quim Torra ha scritto su twitter che segue dalla sede della Generalità gli sviluppi dell'operazione e ha definito «profetico» il messaggio pubblicato due giorni fa dal leader repubblicano Jordi Coronas, sulla sentenza attesa venerdì a Madrid sullo scandalo di corruzione Gurtel che coinvolge il Pp del premier spagnolo Mariano Rajoy.
«In quali palazzi della Catalogna entrerà ora la Guardia Civil per cercare di distrarre dalla notizia?» si era interrogato.
Nel blitz della polizia spagnola sono state fermate finora 22 persone fra cui l'ex-presidente della provincia di Barcellona dal 2011 al 2015 Salvador Esteve. Perquisizioni sono in corso in una decina di amministrazioni catalane secondo La Vanguardia. L'ipotesi è che siano stati dirottati circa 2 milioni di euro destinati a fondi per la cooperazione.
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