Parigi: fallisce il car sharing elettrico. Il motivo? Il trasporto pubblico è "troppo" efficiente

Parigi: fallisce il car sharing elettrico. Il motivo? Il trasporto pubblico è "troppo" efficiente
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Giovedì 28 Giugno 2018, 11:35 - Ultimo aggiornamento: 29 Giugno, 13:44
Addio a fine luglio al sogno "eco" di Vincent Bolloré e del suo servizio parigino di car sharing. Dopo la disdetta da parte della municipalità di Parigi del contratto con la società di noleggio condiviso, e nonostante i tentativi delle ultime ore per farsi rifinanziare l'iniziativa con 233 milioni di euro fino al 2023, le 4.000 vetturette elettriche - disegnate e realizzate in collaborazione con Pininfarina e la torinese Cecomp - di Autolib sembrano destinate a sparire dalle strade di Parigi.

Parigi, con la sua fitta rete di Metro (una stazione ogni 400 metri) e un trasporto pubblico efficiente non sembra essere il territorio adatto ad un servizio, quello appunto di Autolib, che non è affatto libero - in quanto richiede di riportare l'auto nelle piazzole riservate - e ha sofferto della concorrenza del car sharing 'flottantè, quello che consente di lasciare ovunque la vettura a fine noleggio. Resta ora da vedere quale sarà il futuro per l'infrastruttura che potrebbe essere riconsegnata al parcheggio libero - magari proprio per gli EV dei privati - o ad un nuovo operatore.

Le 1.000 piazzole riservate, con 6.000 prese di ricarica, dovranno dunque essere progressivamente sgomberate entro il 31 luglio per dare anche modo agli oltre 150mila abbonati di trovare nuovi fornitori di mobilità.
Tra le cause dell'insuccesso - commenta il magazine specializzato Autoactu - vi sono le ingenti spese per la manutenzione delle vetture e delle stazioni di ricarica e il non raggiungimento del business plan per effetto di uno scarso numero di noleggi.


 
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