Canada, sorelle escono di casa e spariscono: dopo 36 anni la polizia scopre la verità

Canada, sorelle escono di casa e spariscono: dopo 36 anni la polizia scopre la verità
di Federica Macagnone
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Sabato 4 Marzo 2017, 16:17 - Ultimo aggiornamento: 6 Marzo, 14:59

Per 36 anni la loro famiglia ha vissuto in un incubo. Era il 1981 quando le sorelle Anna e Kym Hakze sono uscite dalla loro casa di Edmonton, in Canada, senza fare più ritorno. Per i parenti un'angoscia giornaliera che con lo scorrere del tempo si è trasformata in rassegnazione. Solo adesso, dopo anni di ricerche, la polizia è riuscita a individuare le donne che, mostrandosi estremamente sorprese, sono venute a conoscenza di essere al centro di una massiccia ricerca da parte delle autorità canadesi.

Era il 1981 quando le due sorelle, dopo una serie di problemi familiari, hanno deciso di abbandonare la loro casa senza lasciare tracce: il padre era morto e con la madre i rapporti si erano deteriorati. Un silenzio lungo anni e di cui nessuno sembra essersi preoccupato nei primi tempi: non a caso, infatti, la polizia è venuta a conoscenza della loro scomparsa solo nel 2003, quando la madre ha presentato denuncia di scomparsa. Un comportamento incomprensibile che ha determinato uno stallo che si è prolungato per altri 14, anni durante i quali le forze dell'ordine hanno disperatamente cercato un appiglio per risalire alla verità.
 

 


Le indagini, infatti, si sono arenate diverse volte. Come la pista dell'efferato serial killer Robert Pickto che, a metà degli anni '90, aveva ucciso diverse donne e aveva seppellito i loro cadaveri nel retro della sua fattoria di Port Coquitlam: tuttavia l'esame del Dna ha smentito la possibilità che Anna e Kym fossero finite nelle sue mani. La polizia canadese ha anche fornito le impronte digitali delle sorelle alla banca dati per le persone scomparse degli Stati Uniti, senza giungere ad alcun risultato.

La svolta è arrivata nel 2012 quando Anna Hazke, una donna di Vancouver, è finita nel mirino degli agenti: era solo un'omonima, ma grazie a lei gli investigatori sono arrivati a un ritaglio di giornale del 1984 in cui si recensiva un libro scritto da una delle sorelle scomparse. Da quel momento la donna ha pubblicato diversi romanzi sotto pseudonimo, motivo per cui gli agenti non erano mai riusciti a risalire alla sua identità. Nel 2015 la polizia si è affidata a Facebook, sperando che Kym e Anna rispondessero all'appello: «Sappiamo che vi siete rifatte un'altra vita, ma vogliamo sapere se è tutto ok. Non daremo i vostri contatti a nessuno e non divulgheremo dove vi trovate, ma vogliamo avere una conferma che state bene per poter chiudere il caso». Il ritaglio di giornale e una soffiata hanno aperto una pista che ha portato a rintracciare le due sorelle che, con grande sorpresa, hanno appreso di essere al centro di un'indagine durata anni.

«Dopo tanto tempo è molto inusuale riuscire a dare una buona notizia alla chiusura di un caso del genere - ha detto il sergente Scott Woods della polizia di Lethbridge - Di solito ci troviamo a dover riportare una cattiva notizia o a non essere in grado di fornire risposte esaustive, ma non è questo il caso».

Adesso la famiglia Hakze potrà ritrovare pace.
Chi, invece, ha chiuso gli occhi per sempre senza aver mai avuto alcuna risposta è stata la madre, morta quattro anni fa senza sapere che fine avessero fatto le figlie. Ken Hakze, 57 anni, uno dei tre fratelli di Anna e Kym, si è detto sconvolto: «Quando mi hanno dato la notizia sono rimasto senza parole. Abbiamo sempre sperato fossero vive. Spero ci diano una seconda possibilità, sono così triste per aver perso tutto questo tempo per un motivo che non mi è tuttora chiaro. Quello che voglio adesso è vederle». Al momento Ken ha dovuto lasciare i suoi contatti alla polizia: saranno Anna e Kym a decidere se vogliono aprire il capitolo che hanno chiuso 36 anni fa.

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