California, proseguono gli incendi: evacuata Orange county

Un pompiere californiano all'opera
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Sabato 11 Agosto 2018, 21:49 - Ultimo aggiornamento: 12 Agosto, 12:12
La California continua ad essere attanagliata dalla morsa del fuoco. Mentre i vigili del fuoco sono riusciti a contenere per il 51% gli incendi divampati a nord, che formano il cosiddetto "Carr Fire" e che hanno provocato 7 morti e distrutto più di 1.500 strutture, oltre 21 mila persone sono state evacuate dalle loro abitazioni che si trovano sulla scia delle fiamme lungo il fiume Elsinore, nella Orange County, nel sud dello Stato.

L'ordine di evacuazione è stato diramato mentre il "fuoco sacro" (Holy Fire), come è stato ribattezzato in zona, continua ad avanzare. Il fronte di fuoco, uno dei tanti che ha colpito la California dal 27 luglio scorso, ha già distrutto quasi ottomila ettari di foresta a nord di San Diego. «Il terreno ripido, la vegetazione secca e le aree inaccessibili continuano a essere un fattore di diffusione del fuoco», hanno riferito le guardie forestali locali mentre il governatore, Jerry Brown, ha dichiarato lo stato di emergenza per due contee vicino a Los Angeles. Oltre al rogo che sta minacciando le abitazioni di Orange County, in tutto lo stato si contano altri 15 focolai.

Il "Carr Fire" si è propagato per 73 mila ettari e ha distrutto oltre mille case.
Il rogo di Mendocino, il più vasto finora mai registrato in California, ha bruciato più di 120 mila ettari, impegnando almeno 4 mila vigili in prima linea. Secondo le autorità, questo incendio rischia di bruciare per tutto il mese. In tutto lo Stato, sono almeno 14 mila i pompieri impegnati a contenere le fiamme. A dare loro una mano anche gruppi di soldati e più di mille detenuti giudicati non pericolosi per la società. A questi ultimi, che aiutano su base volontaria, vengono corrisposti 2 dollari al giorno fissi, più un dollaro all'ora. Sul posto anche squadre specializzata dall'Australia e dalla Nuova Zelanda. Intanto, Forrest Clark, 51 anni, l'uomo sospettato di aver dato inizio al 'fuoco sacrò, è comparso in tribunale con l'accusa di incendio doloso dopo essere stato arrestato la scorsa settimana dalla polizia, che ha dovuto usare la forza per bloccarlo. Pare che il 51enne, che possiede uno chalet proprio nella zona dove è divampato l'incendio, abbia appiccato il rogo dopo l'ennesima disputa con i vicini di casa che si trascinava da anni. Avrebbe anche chiamato i vigili del fuoco dicendo: «Qui brucerà tutto». L'udienza è stata rinviata al 17 agosto con la cauzione fissata a 1 milione di dollari.
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