
A nove anni, scrive oggi il quotidiano Proceso di Città del Messico, 'Carlitos' aveva ottenuto nella stessa Unam un diploma per aver seguito i tre moduli del corso di 'Spettroscopia infrarossa, di Risonanza magnetica nucleare (Rmn) e spettroscopia di massè. Negli ultimi tre anni questo 'enfant prodigè ha seguito lezioni, e fatto pratica, nella Facoltà di chimica, nel Centro di scienze genomiche (studio della terra e dei suoi rapporti con gli altri corpi dell'universo) e nell'Istituto di indagini sui materiali.
Responsabili della Unam hanno reso noto che il bambino ha ottenuto l'autorizzazione a frequentare i corsi di Fisica biomedica dopo aver ottenuto 105 risposte positive nel test di accesso (il minimo era 103) «senza concessioni né favori». «Non sarà - hanno assicurato - un bambino in terra di giganti, né un adulto di fatto caratterizzato bambino. È uno studente di alta capacità cognitiva, giocherellone, che arrossisce, che ha sfidato il tempo e le convenzioni amministrative».
Ai giornalisti che lo hanno assediato Carlos ha raccontato che «quando abbiamo saputo che i risultati del test erano stati pubblicati, volevamo collegarci con il sito dell'Università, ma non potevamo perché la notte precedente aveva piovuto ed eravamo senza luce. Allora - ha rivelato - il mio papà ha collegato il computer alla batteria dell'automobile e così abbiamo visto che ce l'avevo fatta».
Assumendo un tono serio ha poi detto che «è stata dura.
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