Bimbo distrugge la scultura in vetro: l'artista chiede alla famiglia un risarcimento milionario

Bimbo distrugge la scultura in vetro: l'artista chiede alla famiglia un risarcimento milionario
di Federica Macagnone
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Lunedì 18 Giugno 2018, 19:10 - Ultimo aggiornamento: 20 Giugno, 11:52

Passerà un'infinità di tempo prima il figlioletto di Sarah Goodman possa tornare a giocare libero e indisturbato in luoghi dove ci siano oggetti di valore alla sua portata: dopo l'exploit compiuto il 19 maggio scorso - che rischia di costare alla sua famiglia 132mila dollari - i suoi genitori ci penseranno due volte prima di allentare la sorveglianza.
 
 


Come si vede nelle immagini girate da una telecamera di sorveglianza, quel giorno il piccolo, che ha solo cinque anni, stava giocando in una grande sala di un centro di Overland Park di Kansas City, dove si teneva un ricevimento di un matrimonio: al centro della sala sua madre conversava con altre due donne, mentre lui e un altro bambino scorrazzavano su e giù rincorrendosi. A un certo punto l'attenzione del piccolo è stata attirata da una scultura in vetro su un piedistallo, la "Afrodite di Kansas City", e ha smesso di correre: si è avvicinato, ha proteso le braccia per abbracciarla e ha finito per farla cadere in terra danneggiandola irreparabilmente. 


Subito dopo, frastornato, per qualche istante ha fatto finta di nulla: poi, vedendo la madre che si avvicinava per capire cosa fosse successo, è fuggito a gambe levate. Nel filmato si vedono arrivare alcuni operatori del centro che vanno a constatare i danni, mentre la signora Goodman torna a sedere con le amiche come se nulla fosse, sperando ardentemente che la questione si chiuda senza conseguenze. Speranza vana: l'autore dell'opera, Bill Lyons, che aveva prestato la sua Afrodite al Comune per esporla, vuole essere rimborsato e non ha alcuna intenzione di rassegnarsi all'idea dell'incidente. Il conto lo ha già presentato: 132mila dollari.  Immediatamente la compagnia di assicurazioni di Overland Park ha inviato una lettera ai Goodman per chiedere il risarcimento, accusando Sarah e suo marito di negligenza per non aver tenuto d'occhio il figlio. Lei, dal canto suo, non ha assolutamente intenzione di versare un solo dollaro e attacca il Comune. «Non voglio sminuire il valore di quell'opera - ha detto - ma non posso pagare quella cifra. Mio figlio non voleva rompere la Afrodite, voleva solo abbracciarla: è un bambino affettuoso e amorevole, è stato solo un incidente. E, in ogni caso, i responsabili del centro avrebbero dovuto proteggere meglio l'opera: così fragile, era troppo esposta a possibili incidenti».

Comunque vadano a finire le cose, certamente si preannuncia una bella battaglia legale, vista la cifra in ballo. I genitori avrebbero dovuto sorvegliare il figlio, il centro avrebbe dovuto proteggere maggiormente l'opera: chi la spunterà? A Bill Lyons importa poco: l'importante è che qualcuno paghi.
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