La Skinner ha incontrato i genitori delle piccole vittime per discutere dell’accaduto insieme allo staff dell’ospedale e ai legali. Nonostante i decessi siano stati registrati negli ultimi due mesi, la questione è stata sollevata soltanto lo scorso giovedì quando un pediatra della struttura, interrogandosi sulla morte dei bimbi, ha avanzato alcune preoccupazioni sulla macchina deputata ad erogare ossigeno. Nel luglio dello scorso anno, riferisce il ministro, BOC Limited, fornitore di gas, aveva certificato il funzionamento della macchina. Adesso l’ospedale ha chiuso quel reparto mentre altri sette sono stati controllati e ritenuti sicuri.
Una revisione dei registri del Bankstown-Lidcombe Hospital, poi, ha assicurato che nessun altro bambino sottoposto a cure tramite lo stesso macchinario ha ricevuto il gas in modo scorretto. Mentre s’indaga per scoprire come ha agito il personale utilizzando la presa di rianimazione neonatale, gli avvocati del sistema sanitario chiamano in causa la BOC Limited per far luce sui protocolli d’installazione. Sotto la nube della paura, il NSW Health ha consigliato a tutti i distretti sanitari di rivedere con urgenza le procedure di impianto dei propri dispositivi.
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