Australia, stupra la sorella gemella della fidanzata, ma la scusa è ridicola: «Le ho confuse»

Australia, stupra la sorella gemella della fidanzata, ma la scusa è ridicola: «Le ho confuse»
di Federica Macagnone
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Martedì 19 Settembre 2017, 18:34 - Ultimo aggiornamento: 20 Settembre, 12:24
Pensava che quella scusa gli sarebbe bastata per farla franca: parlare di un tragico scambio di identità, però, non lo ha scagionato dall'accusa di aver stuprato la sorella gemella della compagna. È successo a Melbourne, in Australia, dove un uomo di 24 anni è stato condannato a quattro anni di carcere per aver violentato la "cognata" dopo essersi intrufolato nella sua stanza.

Come riporta l'Herald Sun, la vittima abitava a casa della coppia dopo la fine di una relazione: è stato mentre si trovava sola nell'appartamento che l'uomo ha fatto capolino alla porta della sua stanza e l'ha stuprata. Dopo ha chiamato la fidanzata in stato confusionale, adducendo scuse e dichiarando che era stata sua sorella ad averlo molestato. Quando la polizia è arrivata, lui ha continuato prima a difendersi dicendo di essere stato violentato, ma poco dopo ha cambiato nuovamente versione dei fatti dicendo che le due sono così identiche da averlo tratto in inganno.

Entrambe le versioni, però, non hanno retto davanti al giudice del tribunale di Victoria, Felicity Hampel, che lo ha condannato anche alla luce di un altro elemento: da tempo, infatti, l'uomo continuava ad avere fantasie sessuali sulla sorella della compagna. «È una cosa bizzarra dire che le hai scambiate, dato che hai parlato con lei delle tue fantasie per circa un'ora prima di aggredirla - ha tuonato Hampel - C'era luce in camera da letto che, tra l'altro, non era quella che dividevi con la tua compagna». Dal momento dell'aggressione, alla vittima è caduto il mondo addosso: la sorella le ha chiuso ogni possibilità di contatto, e lei ha provato il suicidio in diverse occasioni dopo lo stupro.

«Dovevi chiedere scusa e ammettere quello che avevi fatto - ha concluso il giudice - ma hai scelto di essere un vigliacco e di non assumerti le tue responsabilità: hai negato, hai attaccato la sua onestà, l'hai accusata e hai rovinato il suo rapporto con la sorella gemella. Questa è una terribile violazione della fiducia e la violenza è avvenuta in uno dei momenti in cui la vittima era più vulnerabile. Le donne dovrebbero sentirsi al sicuro in presenza di uomini nelle loro famiglie. Dovrebbero sentirsi al sicuro nelle case dove sono state invitate a rimanere».
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