Attacco alla Norvegia, bomba a Oslo
e strage a raduno di ragazzi: 17 morti

Una donna ferita dall'esplosione di Oslo
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Venerdì 22 Luglio 2011, 15:52 - Ultimo aggiornamento: 15 Agosto, 00:31

ROMA - Norvegia nel caos per l'esplosione di una bomba a Oslo e gli spari sui giovani laburisti radunati sull'isolotto di Utya. Sette morti e 15 feriti nella capitale, 9 o 10 le vittime al raduno, ma diversi giovani risultano dispersi. Le azioni sarebbero state rivendicate da un gruppo jihadista finora sconosciuto, i Sostenitori della Jihad globale, che hanno ricollegato gli attacchi alla pubblicazione delle vignette di Maometto. Il premier Jens Stoltenberg ha però detto di non poter né confermare né smentire le notizie di una rivendicazione jihadista. Scetticismo sulla rivendicazione è stato espresso dalla polizia, che pensa più a uno scenario interno. A testimoniare la gravità della situazione resta la riunione di emergenza del governo tenuta in un luogo segreto e la decisione di sospendere gli accordi di Schengen e di ripristinare i controlli alle frontiere.

La deflagrazione a Oslo si è verificata alle 15.26 poco distante dalla sede del primo ministro, che non si trovava nel suo ufficio, e vicino alla sede del più grande tabloid norvegese, VG. Lo scoppio ha mandato in frantumi le finestre di tutti gli edifici della zona. Almeno sette persone sono rimaste uccise e ci sono 15 feriti, due dei quali gravi. Alcune persone sono rimaste intrappolate negli edifici colpiti dall'esplosione.

Due ore dopo l'attentato, una sparatoria è avvenuta sull'isola di Utøya, piccola isola in un lago a una trentina di chilometri a ovest di Oslo, dove era in corso un meeting di oltre seicento ragazzi laburisti, il partito del premier Jens Stoltenberg, la cui presenza era stata annunciata per domani. Quasi tutti i partecipanti erano tra i 14 e i 18 anni. Testimoni hanno riferito di spari sulla folla da parte di un falso poliziotto.

Il killer è stato catturato. E' un uomo con i capelli biondi dall'aspetto nordico ma non si sa abbia agito da solo o no. L'uomo in precedenza era stato visto aggirarsi anche nella zona della capitale dove è esplosa la bomba. L'arrestato è di nazionalità norvegese, ha detto il ministro della giustizia Knut Storberget.

Pesantissimo il bilancio: «Sono 10, forse 9» le persone uccise, ha riferito il vice capo della polizia di Oslo, Sveining Sponheim. «Abbiamo avuto informazioni su 9-10 morti e sette feriti - ha detto - Sono sempre cifre incerte ma è quanto abbiamo potuto definire finora». DIverse le persone che risultano disperse. Secondo un testimone c'erano «venti-venticinque morti» sulla spiaggia di Utøya. Molte persone hanno cercato di mettersi in salvo nuotando verso la terraferma. Secondo fonti sanitarie ci sono anche un centinaio di feriti leggeri.

«Sparavano da ogni parte - racconta Emilie Bersaas, una ragazzina bionda, a SkyNews- È stato terrificante, la gente scappava in tutte le direzioni, gli spari arrivavano contro edificio dove mi trovavo e nella stanza accanto sentivo grida di terrore. «Sono molto preoccupata per i miei amici e altre persone che erano sull'isola, so che alcuni stanno bene ma di altri non ho notizie».

La polizia ha ordinato l'evacuazione di alcune zone del centro di Oslo, tra le quali l'area attorno alla sede della televisione TV2, oltre al quartiere governativo in cui è avvenuta l'esplosione. Evacuata anche la stazione ferroviaria. Squadre di artificieri sono in azione per cercare altri ordigni esplosivi. I responsabili della polizia norvegese hanno raccomandato «cautela».

«Lasciate il centro di Oslo» ha detto il capo della polizia, Anstein Gjengedal, aggiungendo che «non è il momento di essere in giro per strada» e raccomandando ai turisti di «restare in albergo». Fonti della polizia ipotizzano che l'esplosione sia stata provocata da una autobomba. Un ufficiale ha riferito che, secondo le immagini delle telecamere di sorveglianza, «una grande automobile è stata vista passare nel quartiere del governo pochi istanti prima dell'esplosione».

Il primo ministro norvegese Jens Stoltenberg ha definito la situazione «grave», specificando di essere sano e salvo ma di non poter dire dove si trovi al momento, su consiglio della polizia. «La situazione è grave, la violenza non ci deve terrorizzare», ha detto Stoltenberg, che in una intervista telefonica afferma che «è troppo presto per parlare di terrorismo», ma non esclude comunque l'ipotesi. Poco dopo sarà il presidente Usa Barack Obama a condannare l'attentato e a parlare di lotta al terrorismo.

La Norvegia è stata colpita da «attacchi sanguinosi e scioccanti, ma nessuno può sperare di metterci a tacere o distruggere la nostra democrazia», ha detto Syoltenberg in una conferenza stampa tenuta in serata in diretta televisiva, assieme al ministro della Giustizia, Knut Storberget.

Sospesi gli accordi di Schengen. La Norvegia ha deciso di «rafforzare i controlli alle frontiere», ha detto un ufficiale di polizia alla televisione di stato Nrk, precisando che è stata applicata la norma che permette la sospensione della libera circolazione prevista dagli accordi Schengen ai quali la Norvegia aderisce anche se non fa parte dell'Unione europea.

La rivendicazione jihadista. «L'attacco sferrato oggi, e che avevamo già minacciato in passato, ha colpito una delle più importanti capitali europee, Oslo, che combatte contro di noi perchè ha offeso il nostro Profeta. La Norvegia ha le sue forze in Afghanistan, dove combatte la religione di Allah e uccide i musulmani». È con queste parole che un utente del forum jihadista al-Shumuk ha rivendicato l'attentato di Oslo.

Nel messaggio, intitolato “Oslo è un monito per tutta l'Europa e per i mujahidin in particolare”, si legge che: «i mujahidin vi hanno già minacciato, ma voi non avete ascoltato la loro voce e questo è il risultato. Distruzione e morte proseguiranno perchè non abbiamo completato il nostro lavoro». Nel messaggio i terroristi si rivolgono anche ai governanti europei. «Sappiate che la vostra politica stupida non vi porterà da nessuna parte. Sappiate che la vostra guerra contro l'Islam è una guerra contro tutti i musulmani sulla terra. Come fate a combattere contro un miliardo e mezzo di musulmani nel mondo?».

La polizia norvegese non pensa che il duplice attentato possa essere ricondotto a un movimento jihadista. La bomba nel pieno centro della capitale e la sparatoria sull'isolotto di Utoya, stando alle prime valutazioni degli inquirenti assomigliano più ad un attacco in stile Oklahoma City che a un attentato tipo Torri Gemelle.

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